Il PD del dopo-Veltroni, assemblea divisa
I delegati del partito riuniti a Roma per decidere: un nuovo segretario subito o via alle primarie
Un tiepido applauso quando dal palco Anna Finocchiaro ringrazia il segretario dimissionario Walter Veltroni. E si capisce subito il clima di questa assemblea nazionale del Pd riunita alla Fiera di Roma, spaccata tra l'alternativa di nominare subito un segretario traghettatore verso il Congresso d'autunno o la scelta di rimontare subito i gazebi per nuove primarie. Del primo avviso sono Fassino e Bersani, convinti del fatto che il momento sia difficilissimo.
«No ad un reggente, non facciamoci del male da soli« - dice Fassino, mentre il ministro ombra dell'economia invita a rimettere il dentifricio nel tubetto cioè ridare fiducia e prospettive al partito. Favorevoli alle primarie Arturo Parisi ed Enrico Morando che puntano ad una guida forte e legittimata, ripartendo dai cittadini. Entro le 13.15 dovranno essere presentate le candidature per diventare segretario del Pd, accanto a quelle di Franceschini e Parisi già sul tavolo.