28 marzo 2024
Aggiornato 23:00

Sicurezza, Lamonica (Cgil): con ronde si introduce pericoloso principio

“Bene aumento organici forze di polizia”

Roma - «La Cgil considera con grande preoccupazione l’inserimento nell’ordinamento italiano delle cosiddette «ronde», principio pericoloso perché rappresenta un grimaldello attraverso cui può avviarsi un percorso di privatizzazione e di messa in discussione del ruolo dello Stato, e quindi delle Forze dell’Ordine, in materia di sicurezza pubblica». È la segretaria confederale dell’organizzazione sindacale, Vera Lamonica, a dirlo dopo il via libera del Consiglio dei Ministri al dl sicurezza.

Contrarietà alle ronde - «Abbiamo già espresso in più occasioni - continua - la nostra contrarietà alle ronde, per ragioni di ordine democratico e costituzionale, ma anche per il rischio che queste finiscano per essere di intralcio al lavoro delle Forze di Polizia, e perché alimentano un clima sociale che nulla ha a che vedere con la necessità di costruire un vero ed efficace presidio del territorio».

Governo insofferente all'attività parlamentare - Inoltre, sostiene Lamonica, «non si comprendono le ragioni di necessità ed urgenza che giustificano l’inserimento di questa norma in un decreto legge, se non la volontà di affermare ancora una volta una sorta di insofferenza per il normale svolgimento dell’attività parlamentare rispetto alla quale, peraltro, si attua una forzatura approvando per decreto una norma già bocciata dal Senato quale quella sul prolungamento del periodo di detenzione nei CIE per gli immigrati». Quanto ai contenuti del decreto, stralciato dal ddl, la dirigente sindacale Cgil apprezza invece «l’incremento degli organici delle Forze di Polizia, già pesantemente colpite dai tagli effettuati, così come l’inasprimento e la certezza della pena - conclude Lamonica - per i responsabili delle azioni di violenza sessuale sulle donne».