«Il Cda della Rai è stato eletto dopo un sano confronto»
Lo ha dichiarato il senatore Alessio Butti, capogruppo Pdl in Commissione Vigilanza Rai
«Nello sfascio complessivo che coinvolge da mesi il centrosinistra, giunto al parossismo con la soap opera veltroniana, Di Pietro rappresenta in assoluto la parte più negativa. Non esprime concetti politici e quando ci prova lo fa con proverbi popolari, spesso poco pertinenti. Litiga con tutti e poi si lamenta se resta fuori dal gioco, ricordando al mondo intero la storiella della volpe e dell’uva».
Lo ha dichiarato il senatore Alessio Butti, capogruppo Pdl in Commissione Vigilanza Rai: «La votazione del Cda si è svolta in un clima di confronto sano, concetto marziano per Di Pietro, e mi sembra di poter dire che ognuno dei sette consiglieri Rai esprima un profilo di esperienza e competenza necessario per ricoprire il ruolo.
Di Pietro ignora totalmente lo spirito della legge 112/04 (legge Gasparri) che coltiva la condivisione quale metodo indispensabile per eleggere il Cda e per esprimere il gradimento del presidente del Cda stesso che deve essere garantito dai 2/3 della commissione. Da tempo Di Pietro, proprio per la sua incapacità politica, ricopre il ruolo della volpe e non ricorda più il sapore dell’uva».