25 aprile 2024
Aggiornato 11:30

Loiero ricorda Salvatore Blasco

“Con lui se ne va una delle personalità di riferimento dell’ultimo mezzo secolo”

«Esprimo il mio sincero cordoglio per la scomparsa di Salvatore Blasco, per anni attivo protagonista della vita sociale, culturale e sportiva della città e della Calabria intera. Con lui se ne va una di quelle figure che hanno fatto la storia di Catanzaro che da oggi ha perso una delle personalità di riferimento dell’ultimo mezzo secolo». Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, ricordando con i giornalisti «un uomo che si è speso e tanto, dando lustro alla sua città».

«Lo ricordo – ha affermato Loiero – sempre in prima linea, come un magistrato che ha onorato la toga in funzioni delicate e di responsabilità, un magistrato che della terzietà e dell’equilibrio aveva fatto la propria ragione di vita. Ma importante, in termini quantitativi e qualitativi, è stato il contributo offerto ai catanzaresi anche come operatore culturale presente in ogni iniziativa importante».

«Il ‘capolavoro’ di Blasco – ha aggiunto Loiero – è stata la battaglia per l’Università con la fondazione del Libero Ateneo in seguito statalizzato, di cui ha presieduto il Consorzio. Sobrio ed equilibrato in ogni sua attività per tutto quello che riguardava la professione e Catanzaro. si esaltava quando – mi piace sottolineare questa sua unica «debolezza» – si trattava della squadra di calcio, dei giallorossi e della «Catanzarese», di cui è stato un tifoso entusiasta e passionale»

Loiero, infine, è andato con la memoria all’anno in cui il Catanzaro è andato in serie A, alla prima di Torino contro la Juventus: «Ero col sindaco di Catanzaro Francesco Pucci. Lo incontrammo con la famiglia sotto i portici di via Roma, eccitato come può essere solo un tifoso. Ci rivedemmo allo stadio. Il Catanzaro perse ma fu una giornata di sogno per tutti noi solo a vedere tante bandiere giallorosse in quello che era considerato un ‘santuario del pallone’. E per Salvatore Blasco, come per tutti noi, già essere là era un momento eccezionale».