27 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Immigrazione clandestina

Incontro tra Regione e Federazione dei medici

Sul disegno di legge in materia di sicurezza

BOLOGNA - L’Assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna Giovanni Bissoni ed il Presidente della Federazione regionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri Giancarlo Pizza si sono incontrati per un confronto sulle rispettive posizioni in merito al disegno di legge n. 733 in materia di sicurezza approvato il 5 febbraio scorso dal Senato e agli effetti che esso potrebbe comportare, se approvato definitivamente, in relazione alla denuncia degli stranieri illegalmente presenti sul territorio dello Stato da parte degli operatori sanitari.

Forti preoccupazioni - Al riguardo, sono comuni e pienamente condivise le forti preoccupazioni sulle implicazioni del nuovo assetto normativo, che avrebbe come inevitabile conseguenza quella di costituire un ostacolo per la salute degli immigrati, indotti a non accedere ai servizi sanitari per il timore di essere denunciati, ed insieme il rischio di danni non riparabili alla salute di tutta la collettività, in particolare per la conseguente mancata o ritardata presa in carico anche di persone con patologie infettive trasmissibili.

L’Assessorato ha quindi ribadito la propria ferma volontà della Regione di promuovere, nell’iter di approvazione della legge, ogni possibile iniziativa finalizzata ad ottenere la modifica del «ddl sicurezza» ed a contrastare efficacemente i primi effetti che ne sono già scaturiti, per rendere comunque fruibile l’erogazione delle prestazioni sanitarie ed effettuabili i controlli sanitari nell’interesse della salute della collettività, in modo che dalla situazione di irregolarità non derivi alcun ostacolo all’attuazione di quanto previsto dalla nostra Carta Costituzionale in materia di tutela della salute dei singoli e della Comunità.

Il Presidente della Federazione regionale degli Ordini, pur astenendosi da valutazioni politiche che non gli competono, ha ribadito l’autonomia dei medici di fronte a scelte del legislatore che si presentino in contrasto con l’etica, la libertà ed i doveri della professione e la tutela degli appartenenti alla propria categoria affinché il loro operato, fatti salvi i casi di refertazione dei reati, avvenga nel rispetto della riservatezza ed in condizioni di uguaglianza.

Si è altresì convenuto di mantenere aperto il confronto e la collaborazione a tutela della salute, invitando congiuntamente tutti coloro che attualmente si trovano nelle condizioni di bisogno assistenziale a rivolgersi con fiducia e tranquillità ai servizi ed agli operatori sanitari, sottolineando peraltro che le nuove previsioni non sono ancora in vigore e che la disciplina vigente prevede tutt’ora la garanzia di riservatezza sullo status di straniero irregolare e di non segnalazione all’autorità.