20 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Ministero ambiente propone a regioni Piemonte e Lombardia protocollo d’intesa

Scoiattoli grigi: protocollo per sterminarli in massa?

LAV annuncia azioni legali e chiede un piano di prevezione: divieto d’importazione e commercio per tutte le specie esotiche e sterilizzazione

Cattura con trappole e successiva uccisione per gli Scoiattoli grigi, una specie esotica d’origine nordamericana introdotta in Piemonte nel 1948 e in anni più recenti anche in Lombardia, dove si è riprodotta entrando in competizione con lo scoiattolo rosso, specie autoctona: il progetto è allo studio del Ministero dell’Ambiente che intende proporre un sanguinario Protocollo d’Intesa alle Regioni Piemonte e Lombardia, ai Parchi Valle del Ticino, di Nervi, Nontevecchia e Valle Curone, in collaborazione con ISPRA e Università dell’Isubria, per la soppressione degli  Scoiattoli grigi.

Ma la LAV annuncia azioni legali al fine di proteggere gli Scoiattoli grigi da eventuali provvedimenti illegali e cruenti di «eradicazione» e chiede un decreto ministeriale urgente che finalmente, e in modo coerente, vieti l’importazione e il commercio di tutte le specie animali esotiche con lo scopo di proteggere queste da un commercio squallido sul piano etico e pericoloso per il loro benessere, tutelando così anche l’equilibrio delle specie nostrane. A livello locale, là dove siano accertati effettivi danni causati da specie esotiche, si possono attuare piani di sterilizzazione.

«Non devono essere questi animali a pagare, con una morte violenta , colpe tutte umane: la colpa di coloro che arbitrariamente e impunemente li hanno immessi nel nostro habitat dove gli Scoiattoli grigi si sono poi naturalmente adattati; la colpa di coloro che non hanno ancora adottato provvedimenti preventivi come il divieto di importazione e commercio di animali esotici e adeguati piani di sterilizzazione per le specie immesse sul territorio con effetti realmente problematici per l’equilibrio ambientale», dichiara Nadia Masutti, responsabile nazionale LAV settore Animali Esotici, Zoo e Circhi.

«In questo caso il paradosso che denota il grave vizio di motivazione del provvedimento è che nel Programma ministeriale di conservazione dell’autoctono Scoiattolo rosso europeo si scarta il metodo della sterilizzazione chirurgica degli Scoiattoli grigi, e cioè il metodo non cruento, a causa di un ipotetico rischio di mortalità di circa il 10% degli Scoiattoli sterilizzati, preferendo così lo sterminio  dell’intera specie – dichiara Massimo Vitturi, responsabile nazionale LAV settore Caccia e Fauna selvatica – Non è accettabile e soprattutto non sarà privo di responsabilità il fatto che il Ministero dell’Ambiente o altri enti possano ignorare o tentare di aggirare il fondamentale principio normativo che definisce la fauna selvatica ‘patrimonio indisponibile dello Stato’ (legge 157/92, art.1): la legge 157/92 ‘per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio’ non fa distinzione tra specie autoctone e specie alloctone, come ribadito anche dalla Suprema Corte di Cassazione, e comunque una specie importata in Italia e qui ambientatasi da decenni è indubbiamente tutelata dalla normativa nazionale».