1 maggio 2024
Aggiornato 14:30
Cooperazione - Saharawi

Il presidente Errani ha incontrato oggi Aminattou Haidar

Attivista per i diritti umani nel Sahara occidentale

Bologna – Diritti umani, libertà, rispetto e democrazia. Sono i temi toccati stamani durante l’incontro tra il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani e Aminattou Haidar, attivista leader per il rispetto dei diritti umani nel Sahara occidentale. La donna – a cui sono andati numerosi riconoscimenti, tra questi il premio Robert F. Kennedy 2008 per i diritti dell’uomo – era accompagnata da una delegazione e da Omar Mih, rappresentante del Fronte Polisario in Italia.

Impegno per il popolo del deserto - Durante l’incontro il presidente Errani ha ribadito l’impegno dell’Emilia-Romagna per il «popolo del deserto» con diversi livelli di iniziative, sia di solidarietà (salute, alimentazione) che sul piano politico. Ad aprile verrà pubblicato il bando 2009 per la presentazione di progetti di cooperazione decentrata, e la priorità territoriale per i Saharawi sarà riconfermata (nel 2008 erano stati investiti complessivamente 233mila euro per dieci progetti). A livello politico, ha ricordato Errani, l'impegno è dialogare con le Regioni europee, con cui l’Emilia-Romagna è maggiormente in contatto, per portare all’attenzione delle autorità comunitarie il tema dell’autodeterminazione del popolo Saharawi, secondo quanto sancito nelle risoluzioni dell’Onu.

Aminattou Haidar ha raccontato le drammatiche vicissitudini del suo popolo a partire dalla propria esperienza: arrestata per la prima volta dalla polizia nel 1987 – aveva vent’anni, era una studentessa – per aver partecipato a una protesta pacifica, ha trascorso in prigione quasi quattro anni, bendata e sottoposta a torture. Arrestata una seconda volta nel 2005, è uscita di prigione a gennaio 2006. Aminattou Haidar ha viaggiato e viaggia in tutto il mondo per raccontare la propria storia e le sofferenze del popolo Saharawi.