19 aprile 2024
Aggiornato 23:00
Politiche per la sicurezza

Lamonica (Cgil): da governo propaganda, ronde non sono risposta

«Sì a vera politica reintegrando risorse adeguate»

Roma – «Le ronde non sono la risposta alla richiesta di sicurezza da parte dei cittadini quando contemporaneamente il governo taglia i fondi alle Forze dell’Ordine». È quanto afferma la segretaria confederale della Cgil, con delega ai temi di legalità e sicurezza, Vera Lamonica, sull’ipotesi di un provvedimento, che il governo dovrebbe approvare nel prossimo Consiglio dei ministri, che anticipi alcune misure contenute nel disegno di legge sicurezza approvato dal Senato.

«Il governo - aggiunge Lamonica - continua a rispondere con provvedimenti annuncio e di propaganda con il solo obiettivo di fare l’occhiolino alla Lega, come è l’idea delle ronde. Questa misura, infatti, non è soltanto inutile, rischiosa per i cittadini e di intralcio con il lavoro stesso delle forze dell’ordine, ma sottintende un’idea privatistica della sicurezza». Mentre intanto le forze di polizia, spiega la sindacalista, «non hanno più risorse per mettere in strada le auto, per effetto dei tagli operati da questo governo, pari a 1 miliardo. Tagli - rincara la dirigente sindacale - che produrranno anche una sensibile riduzione degli organici nella misura di 6.800 poliziotti da qui al 2012».

«Sarebbe ora di avere una vera politica per la sicurezza - suggerisce - che venga declinata con risorse adeguate per le forze dell’ordine e che rilanci misure come la polizia di prossimità che comprende anche il poliziotto di quartiere e che sarebbe uno strumento di protezione, di visibile sicurezza e di più stretto rapporto con i cittadini. E non misure che, non solo non colpiscono e non prevengono, ma usano fatti di così straordinario allarme sociale come gli stupri - conclude Lamonica - per inserire elementi che potrebbero creare un pericoloso clima sociale con l’abbassamento dei diritti di tutti».