20 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Il Codacons denuncia la Romeo Gestioni per estorsione e abuso alla Procura di Roma

Appalti Roma: nuova tegola giudiziaria su Romeo

Migliaia di famiglie costrette a pagare somme non dovute se volevano comprare la casa

Una nuova tegola giudiziaria si abbatte sulla Romeo Gestioni spa. Il Codacons ha infatti depositato una denuncia presso la Procura della Repubblica di Roma, in cui si chiede di aprire delle indagini sull’azienda e verificare ipotesi penalmente rilevanti come estorsione e abuso.

Nel 2001 – spiega il Codacons nell’esposto - veniva emanato il DL. 351/2001 con cui si disponeva che gli immobili di proprietà degli Enti pubblici venissero trasferiti alla società di cartolarizzazione S.C.I.P., al fine di addivenirne finalmente alla vendita in favore degli inquilini che regolarmente e legittimamente ne detenevano il possesso. Tuttavia, nonostante la normativa di riferimento prevedesse tempi ristretti per la stipula del rogito notarile ed il definitivo passaggio di proprietà dell’immobile dalla SCIP all’inquilino esercitante il diritto di opzione, nel caso degli immobili gestiti dalla Romeo Gestioni S.p.A. sembrerebbe che molti di tali rogiti si siano avuti solo nel 2007. Nel frattempo quindi, la Romeo avrebbe continuato ad incassare gli affitti di coloro che detenevano l’immobile in attesa di divenirne proprietari con grave danno per questi e con necessità di continuare, pertanto, la propria attività di gestione oltre i limiti presumibilmente preventivati dal legislatore. Non solo.

Sembrerebbe infatti che gli inquilini ex INPDAI, al fine di poter avere la liberatoria all’acquisto, siano stati costretti dalla Romeo Gestioni S.p.A., pochi giorni prima della data prevista per il rogito, a pagare tutte le differenze tra i canoni di locazione sino allora versati in base all’ultimo contratto regolarmente stipulato, e quanto presuntivamente dovuto qualora il contratto fosse stato rinnovato tra le parti (rinnovo ricordiamo vietato dalla legge). Ma v’è di più. In tale circostanza e a pochi giorni dalla conclusione del rogito è stato chiesto anche l’adeguamento del deposito cauzionale. L’omesso pagamento di quanto richiesto avrebbe comportato il diniego del nulla osta necessario per giungere al rogito stesso.

Per tali motivi il Codacons ha chiesto alla magistratura di verificare la regolarità del comportamento della Romeo Gestioni S.p.A., e di indagare su possibili abusi a danno degli inquilini romani.
Tra le vie della capitale interessate dalla questione troviamo:

Via Conca d'oro 246 G-H
Via ConcA d'oro 238 N-L
Via Conca d'oro 242 I
261, 263, 267, 265
Via Monte Cervialto n. 80/82 C,D,E,F
n. 52/62, C,D,E,F
N. 98/102, C,D,E,F,G
N. 82, C1
N. 84,94E
n. E2, E3
Via Gabrio Casati n. 20/22, 28/30, 36/38, 32/34, 43G, 56/61, 81, 83, 85, 89, 103/2b,
Via Ateneo Salesiano 9, 27, 43,
Via Sirte 20, 28, 62

Il Codacons invita i cittadini che hanno ricevuto richieste di pagamento per somme di denaro non dovute, ad inviare una segnalazione all’indirizzo mail codacons.info@tiscali.it
L’associazione, infine, interverrà al Tar del Lazio a fianco del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, chiedendo la revoca dell’appalto alla Romeo, relativo alla manutenzione delle strade della capitale, e producendo tutta la documentazione relativa alle buche sull’asfalto che affliggono i romani