3 ottobre 2025
Aggiornato 04:30
Cooperazione allo sviluppo

La regione aderisce al programma comunitario Europeaid

Il programma  si inserisce nell’ambito delle iniziative di solidarietà e di cooperazione internazionale disciplinate dal Regolamento CE n.1905/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio

La Giunta  regionale  aderisce al  «Programma comunitario di cooperazione  della Commissione europea denominato  EuropeAid (External cooperation programmes) con i paesi in via di sviluppo e i paesi emergenti nella tematica ‘Attori non statali e autorità locali in sviluppo’ (Non-state actors and local authorities in development). Tre in particolare, i settori di cooperazione: azioni  nei Paesi  partner(multi-paese) per attori non statali e autorità locali; sensibilizzazione  dell’opinione pubblica ed educazione allo sviluppo in Europa; coordinamento,cooperazione e creazione di reti tra organizzazioni europee in materia di sviluppo.

Il programma  si inserisce nell’ambito delle iniziative di solidarietà e di cooperazione internazionale disciplinate dal Regolamento CE n.1905/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, e dalla legge regionale n. 9 del 2002 «Attività regionali di promozione dei diritti umani, della cultura della pace, della cooperazione allo sviluppo  e della  solidarietà internazionale». «Un impegno  pluriennale  – sottolinea Marco Amagliani, assessore regionale alla cooperazione  allo sviluppo – che si caratterizza   per la capacità di coinvolgere e valorizzare, in una logica di sistema e di messa in rete, il patrimonio di esperienza, di competenza  e di ‘buone pratiche’ di tutti gli  attori pubblici e privati: enti locali, associazioni del volontariato, organizzazioni di categoria, Università».

Obiettivo dei progetti di cooperazione allo sviluppo contenuti nel programma comunitario è  promuovere, nell’ambito  di una strategia globale, una società inclusiva, migliorando i processi decisionali delle autorità locali dei paesi partners. In questa logica, particolare attenzione è rivolta ai temi della panificazione territoriale, del trasporto pubblico e della prevenzione dei rischi; altri temi  prioritari sono la riduzione della povertà, la promozione dei diritti umani, la valorizzazione del ruolo della donna, diritti dei bambini, degli anziani e dei disabili, la lotta contro l’Aids, l’ambiente e il   cambiamento climatico. Le azioni devono aver luogo in almeno due paesi, con priorità assoluta  verso  quelli meno sviluppati.

Sviluppo dell'Unione Europea - I progetti di educazione allo sviluppo sono destinati a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle questioni dello sviluppo dell’Unione Europea, in particolare dei 12 nuovi stati membri, e a promuovere relazioni più eque tra  paesi sviluppati e  paesi in via di sviluppo. Anche in questo caso, particolare attenzione è rivolta a settori di rilevante interesse sociale, quali: emigrazione, lavoro, ambiente, commercio, compreso quello  equo e solidale, sicurezza, lavoro, diritti umani, ambiente e tutela della salute, mezzi di comunicazione; di rilievo il tema  della riduzione della povertà nel contesto dello sviluppo sostenibile,compreso il perseguimento  degli «Obiettivi  di Sviluppo del Millennio» nei paesi  dell’Africa sub-sahariana. I progetti di networking in Europa puntano,infine,   a rafforzare le reti e le piattaforme  degli attori non statali e associazioni di enti locali, consolidare gli scambi di «buone pratiche»  con le istituzioni comunitarie attraverso una migliore  integrazione  delle   politiche  attive di sviluppo.