L’Università di Milano-Bicocca sotto la lente
Dalla valutazione della didattica, al monitoraggio delle carriere degli studenti, al placement con il dettaglio dell’indagine Stella-Cilea. Un quadro completo sul più giovane degli atenei lombardi
Milano – Chi sono e da dove arrivano gli studenti che si iscrivono all’Università di Milano-Bicocca? Quale percorso formativo hanno alle spalle e con quale voto si sono diplomati? Si laureano in tempo e quanto impiegano a trovare lavoro?
C’è tutto questo e molto altro nella prima edizione dell’Annuario statistico di Ateneo che è stata presentata oggi a docenti, presidi di facoltà, coordinatori di corso di laurea e studenti. Il compendio, che diventerà un appuntamento fisso e che si arricchirà di nuovi indicatori nelle prossime edizioni, restituisce in forma asciutta, attraverso i numeri, una vera e propria fotografia del più giovane fra gli atenei della Lombardia che ha da poco superato i dieci anni di vita.
«Presentare i dati in forma «grezza» – spiega Gian Carlo Blangiardo, ordinario di demografia presso la facoltà di Scienze Statistiche e presidente del Nucleo di Valutazione di ateneo, che ha curato questa prima edizione – è una scelta precisa. Abbiamo voluto fornire alla nostra comunità, ma anche agli osservatori esterni e agli stakeholders, elementi informativi e spunti di riflessione sulla realtà della nostra Università e sul processo di consolidamento che l’ha caratterizzata durante il primo decennio di attività».
Tempo di bilanci
Qual è dunque l’Università che emerge dall’Annuario statistico?
«È sicuramente – continua Blangiardo – un’Università che ha saputo mettere in pratica il progetto che ne era alla base, i dati raccolti lo dimostrano molto bene».
L’occasione induce tuttavia a guardare un po’ più indietro, ai primi Anni 90, quando il progetto di «sdoppiamento» dei mega-atenei fu avviato.
«L’Università di Milano-Bicocca è cresciuta molto e molto rapidamente – dice il rettore Marcello Fontanesi –. I dati che leggiamo oggi dimostrano però che la crescita è stata tutto sommato equilibrata. Oggi, il nostro è un Ateneo multidisciplinare che ha un peso molto importante a livello regionale, essendo riuscito a conquistarsi la fiducia di migliaia di giovani e famiglie che ci scelgono all’interno di un bacino nel quale la concorrenza è forte e agguerrita. Siamo riusciti – continua Fontanesi – a costruire solide relazioni con le imprese del territorio alle quali ci rivolgiamo anche come partner che forma i quadri del prossimo futuro».
L’Università di Milano-Bicocca in cifre
Ecco in sintesi alcuni dei dati più significativi presentati oggi.
Cominciamo dal numero degli iscritti totali che sono attualmente poco meno di 30mila (29.583, al 31 gennaio 2008). La facoltà col maggior numero di iscritti è Economia (6.790 iscritti), quella più piccola Scienze Statistiche con 705 iscritti. Il 61 per cento degli studenti sono donne e quasi il 30 per cento proviene da altre province o regioni, mentre il 3.3 per cento arriva dall’estero.
Il diploma di maturità più diffuso è quello tecnico-professionale (42.9 per cento) seguito dallo scientifico (34.3 per cento). Gli iscritti in regola col percorso di studi rappresentano quasi i tre quarti del totale (73.8 per cento).
I laureati nel 2007 sono stati 5.086 (68.2 per cento le donne). Oltre il 70 per cento si laurea tra i 22 e i 25 anni (considerando insieme lauree, lauree specialistiche e magistrali) e quasi il 43 per cento si laurea col massimo dei voti.
Gli studenti stranieri (rilevati all’inizio del 2008) sono circa mille.
I docenti (rilevati al 31 dicembre 2007), sono 863, i ricercatori rappresentano oltre il 40 per cento mentre l’età media si attesta intorno ai 48 anni. Giurisprudenza è la facoltà con i docenti più giovani.
Un rapido sguardo anche alle strutture per segnalare che le aule totali sono 195 con quasi 20mila posti. 750 i posti di lettura distribuiti nelle tre biblioteche; 1970 le postazioni informatiche in rete.
Dal monitoraggio dell’attività didattica 2007/2008 si nota che i giudizi positivi alle domande sottoposte agli studenti rappresentano sempre la maggioranza.
Di seguito una sintesi degli argomenti che fanno parte del questionario e la relativa percentuale di giudizi positivi:
· Stimolo e motivazione da parte del docente 72.6 per cento
· Esposizione degli argomenti in modo chiaro 80.7 per cento
· Aule adeguate 80.7 per cento
· Soddisfazione complessiva 79.5 per cento
Alcuni flash anche dal monitoraggio delle carriere 2008 (abbandoni e laureati in corso, lauree triennali) per segnalare che a livello di Ateneo gli abbandoni al primo anno sono passati dal 24.4 per cento della coorte degli immatricolati nel 2004 al 23.4 per cento della coorte degli immatricolati nel 2006. In crescita i laureati in corso che passano dal 22.8 per cento della coorte degli immatricolati nel 2001 al 24.3 per cento degli immatricolati nel 2003.
L’identikit del laureato triennale in corso ci dice che si tratta più spesso di una studentessa che arriva da fuori provincia, ha la maturità classica conseguita con un voto alto e appartiene a una fascia di reddito media.
Venendo all’interessante «Profilo post-laurea degli studenti laureati nel biennio 2005/2006» (6.887 intervistati, Progetto Stella-Cilea), che effettua il monitoraggio della collocazione nel mercato del lavoro, a livello di Ateneo notiamo che dopo la laurea lavora il 62 per cento, mentre il 32.5 per cento continua a studiare e il 5.5 è in cerca di lavoro.
Tra i laureati che lavorano 9 su 10 trovano un impiego entro sei mesi (i tempi sono gli stessi sia per i laureati triennali che per i laureati specialistici).
Infine, alcuni dati dall’interessante «Indagine sulla mobilità degli studenti», condotta nel 2007 dal Mobility Management per il Sistema universitario milanese.
Ciò che risalta è che oltre l’80 per cento degli studenti dell’Università di Milano-Bicocca usa i mezzi pubblici per raggiungere l’Ateneo, segno che il Campus ha un’ottima collocazione nella rete dei trasporti pubblici locali. Fra i mezzi pubblici utilizzati il treno è di gran lunga quello più adoperato sia a livello relativo (lo prendono i due terzi degli studenti che arrivano con mezzi pubblici) sia a livello assoluto (nel confronto con le altre università milanesi, Bicocca è quella col maggior numero di utenti ferroviari). La vicinanza della stazione di Greco, infatti, consente un’ottima connessione al sistema di trasporto regionale.
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