28 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Ambiente e territorio

Campagnoli su impianto di produzione elettrica di Marzabotto

«Si valutino gli esiti delle analisi di impatto ambientale in corso da parte di Regione, Enti, Conferenza di servizi»

BOLOGNA – L’assessore regionale alle Attività produttive, Duccio Campagnoli, interviene sulla proposta di impianto di produzione elettrica di modulazione a Marzabotto. «La Regione Emilia-Romagna – dice Campagnoli -, assieme alla Provincia ed all’amministrazione Comunale di Marzabotto sta conducendo una rigorosa procedura di valutazione di impatto ambientale, che darà risposte che tutti potranno valutare».

«E sono certo che chi è pubblico amministratore o chi si candidi ad esserlo, proprio per rispetto dei cittadini che sono eguali in ogni parte del territorio sappia bene quanto è importante questo impegno istituzionale – continua l’assessore -. Anche perché la Regione Emilia-Romagna è accesa e funziona grazie a grandi impianti di produzione elettrica con l’uso delle tecnologie più avanzate del metano, che sono quelle indicate come virtuose per la transizione energetica, assieme alle fonti rinnovabili, dall’Unione Europea. E quindi, grazie al lavoro di amministrazioni altrettanto responsabili verso i loro cittadini, come quelle di Ravenna, Ferrara, Piacenza ed altre ancora. In ogni caso la Regione, accanto alle iniziative di sindacati e amministrazioni locali, persegue l’obiettivo della riconversione dell’area della ex cartiera, perché non resti un rudere industriale e sia occasione di un’effettiva operazione di riqualificazione del territorio, in particolare di Lama di Reno, e di iniziative produttive».

«Credo quindi che sia utile – conclude Campagnoli -, per qualunque proposta, anche di programmi elettorali, discutere quali siano le condizioni effettive per raggiungere questo risultato, evitando che si determini invece involontariamente lo spiacevole risultato che l’area resti così com’è nei prossimi anni, oppure divenga appetibile unicamente per operazioni diverse da quelle di riconversione produttiva e di riqualificazione indicate sin qui».