19 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Politiche per la sicurezza

Serra ad Alemanno: «Basta falsità serve collaborazione»

Roma i primi Patti per la sicurezza furono firmati da Veltroni e dal sottoscrittto

«Da tempo insisto nel sottolineare come si possa confliggere politicamente su tutto, ma non sulla sicurezza che è bene di ogni cittadino e sulla quale è possibile ottenere risultati positivi solo attraverso costante dialogo e confronto. La risposta è immediatamente venuta da esponenti della maggioranza che, in una logica di permanente campagna elettorale, mi hanno accusato di incoerenza e di intralciare le espulsioni. Mi associo, allora, alla delusione e al rammarico del presidente della Provincia di Roma Zingaretti che stigmatizza la campagna denigratoria e falsa e sollecita per Roma serenità, cooperazione e collaborazione.

È sconvolgente, infatti, che affrontando la questione nomadi, dall'amministrazione comunale si continui ad ignorare quanto realizzato negli anni passati. I primi Patti per la sicurezza furono firmati da Walter Veltroni e dal sottoscritto, dopo approfondite analisi su ogni possibile soluzione alternativa. Quei Patti miravano a gestire l'alta presenza di nomadi nelle periferie, da una prospettiva realista, ossia senza dimenticare che la maggioranza di loro sono italiani e rumeni, cioè cittadini europei. Questa realtà, tuttavia, è stata volutamente ignorata durante la campagna elettorale dalla maggioranza che continua oggi a fare annunci spot privi di fondamento concreto.

L'unico modo per gestire i nomadi è la strada che Veltroni ed io avevamo individuato nei «campi della solidarietà», luoghi ben attrezzati, illuminati, sotto il costante controllo delle Forze dell'Ordine e soprattutto collegati quotidianamente alle scuole tramite appositi scuolabus. Luoghi, insomma, dove inserire quei nomadi che realmente abbiano la volontà di integrarsi nella società, isolando, nel contempo, chi delinque. A impedirne la realizzazione fu la campagna di paura alimentata tra i cittadini.