Cotto: «La Giunta Bresso blocca il fondo a sostegno delle vittime»
TORINO - «Con un milione di euro, che la Giunta Bresso non ha ancora speso, migliaia di donne vittime di violenze sessuali in Piemonte avrebbero diritto a un processo gratuito. A distanza di un anno dall’approvazione della legge, però, non c’è ancora traccia di un regolamento».
La denuncia è della vicepresidente del Consiglio regionale, Mariangela Cotto (Forza Italia/Pdl) che questa mattina, in aula palazzo Lascaris, è intervenuta chiedendo comunicazioni urgenti da parte della Giunta Bresso, in riferimento alla legge regionale 11/2008, approvata nel marzo scorso, che prevede un sostegno per le spese legali alle donne che hanno il coraggio di sporgere denuncia verso chi le ha maltrattate e che ha stanziato peraltro un milione di euro all’anno. Molte consigliere regionali, di maggioranza e minoranza, si sono associate alla richiesta della vicepresidente.
«E’ molto grave, soprattutto dopo gli ultimi casi di cronaca – aggiunge la vicepresidente – che la speranza delle vittime di vedere condannato chi si permette di usare violenza fisica e psicologica venga mortificata dall’indifferenza della Giunta Bresso. Contro le minacce, molestie e stupri c’è ancora molto da fare. Ma uno degli strumenti più importanti è proprio la possibilità di far uscire allo scoperto i molti casi di violenza che, nella maggior parte dei casi, restano tra le mura di casa perché non denunciati anche per motivi economici».
Fermo restando che la maggior parte di questi reati non viene denunciato, secondo dati Istat il Piemonte è tra le prime regioni italiane per numero di reati contro la persona: nel 2006, 3.687 violenze sessuali, 1.144 percosse, 5.079 lesioni dolose, 5.870 minacce, molte delle quali contro le donne.
Cotto ricorda che dal marzo scorso ad oggi «non è stato fatto ancora nulla. Che ne è stato della convenzione con l’ordine degli Avvocati, per predisporre un elenco di patrocinanti? E del regolamento di attuazione della legge, che deve stabilire criteri e modalità per l’accesso al fondo? Il Consiglio aveva dato un grande segnale di attenzione, stanziando a bilancio una cifra importante, che a tutt’oggi resta in tasca alla Regione».
Un atteggiamento giudicato scandaloso «anche per quanto riguarda il bilancio sociale 2007, recentemente presentato dalla Giunta. Nella parte riservata alle politiche sociali – conclude Cotto - non vi è traccia dei 250 mila euro che, l’anno precedente la legge, erano stati previsti dalla legge finanziaria proprio il sostegno legale delle vittime di violenza. E’ la dimostrazione della considerazione che la Giunta ha dell’attività del Consiglio regionale».