Governo ponga fine a rischio in Valle del Sacco
Così l’On. Domenico Scilipoti dell’Italia dei Valori sulla situazione della Valle del Sacco nel Lazio
«La tutela della salute pubblica non può tollerare interventi palliativi». Così l’On. Domenico Scilipoti dell’Italia dei Valori sulla situazione della Valle del Sacco nel Lazio. «Apprendiamo, tramite un’inchiesta del settimanale Carta, la sconcertante realtà in cui versano migliaia di famiglie italiane, letteralmente sottoposte a sostanze nocive.
In quei territori non si avverte lo spettro di un danno alla salute; se ne ha, addirittura, la certezza. Accertamenti della Asl RmE - continua il deputato IDV – hanno rilevato, nell’organismo di un gruppo campione, la presenza di beta-esaclorocicloesano, sostanza tossica per l’organismo umano, che non può essere metabolizzata né facilmente espulsa; in particolare risulterebbero individuati metalli pesanti, diossine, policlorobifenili, ddt e lindano. La conseguenza è facilmente intuibile: serio rischio di gravi malattie degenerative.
Commissariamento e bonifica del sito-discarica individuato sono insufficienti. Venuta meno la prevenzione, si devono, quanto meno, realizzare specifici ed approfonditi controlli su tutta la fascia territoriale interessata con temporanea inibizione dell’attività edilizia nelle aree in cui sorgevano gli stabilimenti inquinanti; almeno fino a quando si avrà la certezza di non edificare su una bomba ecologica. Cercheremo – conclude Scilipoti – di sensibilizzare fattivamente le istituzioni preposte per favorire, in tempi rapidi, un energico intervento ».