1 maggio 2024
Aggiornato 23:30
Innovazione tecnologica

Rendere disponibili su internet tutti i dati della P.A.

Lo ha detto, a margine di un convegno svoltosi oggi in Parlamento per iniziativa dell'Istituto per le Politiche dell'Innovazione, il Presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario

«È necessario che il Parlamento aggiorni il sistema di leggi che regolamenta il settore della cultura digitale e dell'innovazione. Le pubbliche amministrazioni, in particolare, devono rendere fruibile e trasparente tutto il loro patrimonio di dati, facendolo diventare disponibile per tutti i cittadini, utilizzando soprattutto internet»: lo ha detto, a margine di un convegno svoltosi oggi in Parlamento per iniziativa dell'Istituto per le Politiche dell'Innovazione, il Presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario.

Secondo il presidente dei senatori IdV la completa disponibilità di tali dati, salvo i casi di tutela della privacy e le esigenze di sicurezza nazionale, è necessaria per consentire una «dinamica virtuosa di utilizzo delle informazioni, soprattutto di carattere giurisprudenziale e normativo, tale da rendere competitive le aziende italiane rispetto a quelle europee ed extraeuropee».

Un altro punto importante sottolineato da Belisario è quello relativo alla promozione di nuovi modelli di business nella distribuzione dei contenuti culturali, anche per combattere con soluzioni più efficaci delle attuali la cosiddetta pirateria informatica. A suo avviso occorre puntare soprattutto su azioni di tipo culturale: «Solo quando il grande pubblico avrà raggiunto la consapevolezza che sottrarre contenuti culturali digitali ha il medesimo disvalore sociale della sottrazione di quelli ospitati su supporto fisico - ha sostenuto - sarà possibile contenere il fenomeno della pirateria».

Collegato a questo aspetto, secondo Belisario, vi è quello della protezione del diritto d'autore la cui normativa, in Italia, va aggiornata per renderla più rispondente alle nuove tecnologie digitali. In quest'ambito, ha ricordato, il Gruppo dei senatori dell'Italia dei Valori ha presentato un disegno di legge per abolire l'obbligo di contrassegnare con l'etichetta SIAE (l'anacronistico ed inutile «bollino argento«) libri, cd, dvd ed altri supporti destinati a distribuire opere dell'ingegno.