2 maggio 2024
Aggiornato 07:30
La Regione ha firmato una convenzione con le sette istituzioni universitarie toscane

A scuola di partecipazione: al via corsi alle università

Saranno rivolti a studenti, ma anche a funzionari di amministrazioni locali

Partecipare è un'opportunità, ma saper far partecipare non è scontato. Per coinvolgere i cittadini nelle decisioni più importanti prese dalle istituzioni, occorre saper far partecipazione e non si può improvvisare. Non si tratta infatti solo di organizzare assemblee o stampare opuscoli. I cittadini spesso vanno anche 'stanati'. E così la Regione Toscana ha deciso di stipulare con le sette istituzioni universitarie toscane una convenzione per promuovere corsi e attività formative legate ai temi della partecipazione: lezioni rivolte non solo a studenti ma anche a chi già lavora negli enti locali, per istruirli sulle diverse metodologie partecipative che si possono mettere in campo e quando è meglio usare le une o le altre.

Nei giorni scorsi l'assessore regionale alla partecipazione e alle riforme istituz ionali, Agostino Fragai, ha firmato l'intesa con i rettori o direttori delle Università di Firenze, Siena e Pisa, della Scuola Normale Superiore di Pisa, dell'istituto S. Anna di Pisa, dell'Istituto italiano di scienze umane (SUM) di Firenze, dell'Università per stranieri di Siena. La convenzione era un adempimento già previsto dalla legge, prima in Italia, approvata a dicembre 2008 per coinvolgere maggiormente i cittadini nell'attività delle istituzioni. Sulla base dell'intesa ciascuna università potrà proporre un progetto formativo specifico sui temi della partecipazione, rivolto ai propri studenti ma anche appunto all’esterno, in particolare a funzionari e dirigenti delle amministrazioni locali e agli operatori del settore. L’obiettivo è quello di costruire e diffondere una più matura cultura della partecipazione e la conoscenza delle più avanzate metodologie partecipative, valorizzando le speci fiche competenze specialistiche e le vocazioni scientifiche di ciascun ateneo.

Sulla base della convenzione è stato istituito un gruppo tecnico misto Regione-Università, che ha il compito di valutare i vari progetti formativi e decidere gli eventuali finanziamenti.
I primi tre progetti approvati ( e finanziati complessivamente con 120 mila euro, sono stati presentati dall’Istituto S. Anna di Pisa, dall'Università di Firenze e dall'Università di Siena. In particolare il progetto pisano, già avviato e che sarà poi replicato nelle altre città toscane, riguarda «Cultura e tecniche della partecipazione per i soggetti del Terzo Settore». Il Dipartimento di Urbanistica e il Dipartimento di Scienza Politica e Sociologia dell'Università di Firenze hanno proposto un corso su «Governo del territorio e partecipazione». La facoltà di Scienze Politiche dell'università di Siena terrà un ciclo di lezioni dal titolo «Partecipazione, deliberazione e democrazia: pratiche e metodologie».

Nel corso del 2009 saranno avviati progetti anche nelle altre università toscane.
Lo spirito che guida queste iniziative è comune: la diffusione e la sperimentazione di nuovi modelli e nuove pratiche di partecipazione democratica e, insieme, la formazione di coloro che avranno il compito di progettare, gestire e organizzare i processi partecipativi che la nuova legge regionale intende promuovere e favorire.