28 marzo 2024
Aggiornato 21:30
Emergenza rifiuti

«Affrontare emergenza in modo europeo»

Lo ha detto Laura Garavini (PD) presentando il suo ordine del giorno in cui impegna il Governo «ad implementare i procedimenti relativi all'autorizzazione ambientale integrata per quanto riguarda gli impianti legati alla filiera dei rifiuti»

«Con la raccolta differenziata e il riciclaggio dei rifiuti l’Italia, rispetto al resto dell’Europa, è vergognosamente in ritardo. Affrontare l’emergenza ambientale per salvaguardare il nostro territorio vuol dire affrontare in modo serio e lungimirante il problema dei rifiuti. Anche su questo argomento noi italiani all’estero con le esperienze accumulate nelle nostre realtà di residenza possiamo dare un contributo importante».

Lo ha detto Laura Garavini (PD) presentando il suo ordine del giorno in cui impegna il Governo «ad implementare i procedimenti relativi all'autorizzazione ambientale integrata per quanto riguarda gli impianti legati alla filiera dei rifiuti, con particolare riguardo alle discariche, agli inceneritori ed ai termovalorizzatori». «Abbiamo bisogno di moderni termovalorizzatori di basso impatto ambientale, che in tutti i paesi europei fanno parte della filiera dei rifiuti. Ma soprattutto abbiamo bisogno di fare sul serio con la raccolta differenziata e il riciclaggio dei rifiuti», dice la Garavini. Nel suo Ordine del giorno cita i dati ISTAT secondo cui la raccolta differenziata in Italia «si è attestata al 25,8 per cento del totale dei rifiuti urbani raccolti, con valori significativamente diversi tra le regioni del Nord, del Centro e del Sud. In particolare va evidenziato che negli ultimi cinque anni la produzione complessiva di rifiuti urbani in Italia è cresciuta di quasi due milioni di tonnellate e quella pro capite di oltre 30 kg, quella dei rifiuti pericolosi è cresciuta del 30 per cento, mentre la produzione di rifiuti speciali è pressoché raddoppiata negli ultimi sette anni». Questi dati, secondo la deputata PD eletta nella circoscrizione Europa, rendono evidente di come sia urgente e necessario un drastico cambio di rotta. «In Germania sono abituata a tutt´altra realtà; una realtà che in certi versi può fungere da modello per l’Italia. Grazie all’impegno soprattutto del Governo rosso-verde di Schröder la quota di raccolta differenziata in Germania è al 90 % per i barattoli di metallo, all´89% per la carta, all´87 % per il vetro, al 66% per i materiali misti come vasetti di yoghurt o cartoni di succhi di frutta», dice la Garavini citando anche i dati del Ministero per l’Ambiente tedesco.

«In Germania per esempio a nessuno verrebbe in mente di disperdere nei rifiuti o per strada una bottiglia di plastica vuota. Perché su ogni bottiglia di plastica c’è una caparra „vuoto a rendere« di almeno 50 cent – una bottiglia vuota in questo modo diventa un pezzo prezioso che non si butta. Facendo così, introducendo l’obbligo del pegno, inizialmente osteggiata con tante proteste dai commercianti, la quota di riciclaggio delle bottiglie di plastica in Germania è arrivata quasi al 100%», spiega la Garavini. Con il suo Ordine del giorno la giovane deputata vuole spingere il Governo a mettere in moto anche in Italia una politica ambientale seria che incita la raccolta differenziata ed il riciclaggio dei rifiuti.