28 agosto 2025
Aggiornato 01:30
Vicenda Englaro

Eluana, Sacconi: «Illegale lo stop all'alimentazione nelle strutture sanitarie»

Atto di indirizzo del ministro della Salute. L'Avvocato della famiglia Englaro: «Un atto che non vale niente, la Legge non la fa il Ministro»

In qualsiasi struttura del Servizio sanitario pubblico, sia pubblica, convenzionata o privata abilitata, non si può interrompere l'idratazione e la nutrizione ai pazienti che si trovano in uno stato vegetativo. C'è solo una deroga, se questi trattamenti che non sono considerati «medicali ma di assistenza» vengono rifiutati dal fisico del malato. E' L'atto di indirizzo generale che il ministro del Lavoro e della Salute, Maurizio Sacconi, ha inviato a tutte le Regioni italiane e che tiene conto del parere del Comitato nazionale per la bioetica e della Convenzione sui diritti delle persone.

Gli effetti di questo provvedimento sono evidenti sul caso di Eluana Englaro, anche se Sacconi ha ribadito più volte che «si tratta solamente di un atto di ricognizione generale per fare chiarezza: ».Le strutture che non si attengono a questo provvedimento compiono «un'illegalità», ha aggiunto Sacconi. La conclusione è che in base a questo atto non sarà possibile interrompere l'alimentazione e l'idratazione per Eluana Englaro in strutture appartenenti al Servizio sanitario nazionale. Per il legale della famiglia Englaro quello di Sacconi » è un atto che non vale niente, la legge non la fa Sacconi». Intanto domani la casa di cura «Città di Udine» terrà un incontro con la stampa sulla vicenda di Eluana Englaro.