Caccia: la LIPU sul relatore della 157 Franco Orsi
«situazione opaca, serve chiarimento»
«Iniziativa inopportuna e affermazioni discutibili». E’ quanto pensa la LIPU a proposito delle dichiarazioni di Franco Orsi, relatore in Senato della modifica alla legge sulla tutela della fauna, rilasciate nei giorni scorsi al sito di cacciatori www.ilcacciatore.com.
«Non nascondiamo che l’iniziativa del senatore Orsi ci ha lasciato alquanto perplessi - dichiara Danilo Selvaggi, responsabile Rapporti istituzionali della LIPU - Ognuno è certamente in diritto, da libero cittadino, di discutere con chi desidera su quello che desidera. Altra cosa però è farlo, in un contesto schierato quale quello che ha ospitato il senatore Orsi, ricoprendo il delicatissimo ruolo di relatore sulla modifica della legge 157. Il rischio della perdita degli indispensabili requisiti di imparzialità e garanzia diventa a quel punto molto alto. Tutto ciò niente ha a che vedere, peraltro, con gli incontri formali o informali che il relatore può e deve avere, come quello che è avvenuto tra lo stesso Orsi e il Tavolo sulla 157 composto dalle associazioni ambientaliste, venatorie e agricole.
«Ma il problema – continua Selvaggi - è di metodo e anche di merito. Molto discutibili ci sono parse le cose che il relatore ha affermato circa la riforma della legge, parlando ad esempio di modifiche agli orari di caccia che sarebbero già state poste in agenda. Il che non è affatto corretto, se consideriamo che non solo la relazione sullo stato di applicazione della legge continua a mancare, ma che le audizioni generali in Commissione Ambiente del Senato non si sono nemmeno concluse. Proprio sulle audizioni c’è poi una dichiarazione molto preoccupante da parte del senatore Orsi, il quale afferma di considerarle «finite», e dunque dà per buono che le associazioni ambientaliste, uniche tra le parti sociali, non saranno audite. Un fatto che, se dovesse davvero verificarsi, sarebbe davvero grave.
«Insomma temiamo si sia determinata – aggiunge Selvaggi - una situazione piuttosto imbarazzante, che rischia di rendere opaco il già complicato percorso di revisione della 157. Non vorremmo che la necessità del confronto aperto e gli sforzi della LIPU e di altre 10 sigle della società civile, appartenenti al mondo ambientalista, venatorio ed agricolo, siano vanificati da azioni poco meditate e da idee non sostenibili. Urgono a questo punto – conclude Selvaggi –un chiarimento netto e una totale trasparenza di intenti».