28 agosto 2025
Aggiornato 02:30
Presentate le controproposte PD sul federalismo fiscale

Il federalismo e la Carta sulle autonomie locali

Le proposte del PD sul federalismo fiscale saranno a breve tradotte in emendamenti al testo di legge ora all'esame del commissioni Affari Costituzionali, Bilancio e Finanze

Le proposte del PD sul federalismo fiscale saranno a breve tradotte in emendamenti al testo di legge ora all'esame del commissioni Affari Costituzionali, Bilancio e Finanze. Proposte concrete e dettagliate che mirano ad integrare il testo del governo finora troppo approssimativo e generico.
Durante la conferenza stampa di presentazione del pacchetto federalismo, Anna Finocchiaro, capogruppo PD al Senato, ha spiegato come «La nostra idea è che i cittadini siano uguali in tutte le parti d'Italia e perciò la nostra proposta parte dall'idea di fornire una strumentazione nuova per l'unità del paese che parta dall'unità del territorio».

Per Walter Vitali, senatore PD e relatore di minoranza in commissione, «il testo del governo è troppo generico rinvia a norme che invece andrebbero affrontate subito, delinea un processo troppo diluito nel tempo e non corredato da una base informativa sui finanziamenti delle funzioni pubbliche. Non vorremmo che il trasferimento di funzioni si traducesse in responsabilità senza risorse, o in un modo surrettizio per ridurre il livello delle prestazioni, una sorta di Stato minimo».

Vitali ha sottolineato come una tra le proposte centrali del provvedimento del PD è «una legge annuale di finanza pubblica che, presentata insieme al Dpef, governi il complicato processo del federalismo fiscale, cosa che manca nel testo Calderoli». Quindi è necessario un «patto di convergenza tra territori sull'offerta di servizi per evitare squilibri enormi e un sistema di perequazione con 15 fondi per le 15 regioni a statuto ordinario».

Il Partito Democratico si fa portavoce nell'istituzione di una commissione Bicamerale, composta da 15 deputati, 15 senatori e i rappresentanti delle autonomie locali, che «dia pareri sui decreti legislativi che accompagneranno il federalismo fiscale e che si avvalga di una segreteria tecnica, organismo indipendente istituito presso la Conferenza unificata. Su questa è arrivato l'ok dal ministro delle Riforme, Umberto Bossi».

La senatrice Mariangela Bastico, ministro ombra per i Rapporti con le Regioni, ha ribadito la necessità che parallelamente al federalismo parta la «Carta sulle autonomie locali perché in Italia ci sono troppe ripetizioni di funzioni tra diversi livelli istituzionali, e bisogna snellire le strutture dello Stato in vista dell'abbandono di alcune funzioni con il federalismo. Chiediamo che si crei un Ufficio unico transitorio che accorpi le diverse strutture e la regolazione di Città Metropolitane e Roma Capitale».

Enzo Bianco, senatore PD, ha annunciato che le proposte del Partito democratico saranno introdotte come emendamenti al testo di legge del governo: «Il federalismo fiscale non può essere una bandiera di una forza politica perché è un pezzo di un grande progetto di riforma dello Stato. Se la maggioranza sarà coerente con quanto ha dichiarato e sarà disponibile ad ascoltarci sarà possibile un iter parlamentare spedito».

Per Paolo Fontanelli, responsabile Enti locali, «il Partito Democratico è interessato ad un confronto vero sul federalismo fiscale, come previsto dall’art. V della Costituzione. Si tratta di un obiettivo che per noi è all’ordine del giorno dal 2001 e che, purtroppo, per alcuni anni è stato ostacolato contrapponendogli un confuso percorso alternativo, la devolution. Se oggi si può elaborare davvero questa riforma, è un fatto positivo. Per quanto ci riguarda, i punti fondamentali per poter arrivare ad un’intesa sono: il coinvolgimento del Parlamento, delle Regioni e degli Enti locali attraverso un’apposita Commissione bicamerale, la riduzione dei tempi per l’attuazione dei decreti attuativi della delega e la concomitanza con la riforma del sistema delle autonomie. Questi tre punti sono la condizione essenziale per un confronto costruttivo».

A.Dra