18 agosto 2025
Aggiornato 11:30
Una Donna Segretario del PD?

«Non mi sono candidata, ma ho rivendicato che donna possa farlo»

Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato, spiega in un forum oggi sull'Unità come è andata la vicenda mediatica della sua presunta candidatura

«Partiamo dai fatti: durante una trasmissione radiofonica ho risposto ad un’ascoltatrice sulla possibilità di una donna segretario. È la più frequente che ho ricevuto in questi anni». Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato, spiega in un forum oggi sull'Unità come è andata la vicenda mediatica della sua presunta candidatura.

«La conduttrice, Ritanna Armeni, femministra convinta - continua Anna Finocchiaro - ci ha messo il carico, ricordando che mi ero mi ero tirata indietro alle primarie. Ho spiegato che non mi presentai perché sarebbe stata una candidatura minoritaria e avrebbe nociuto alla causa delle donne del mio partito. Sarebbe scattato il solito discorso sulla marginalità delle femmine nella vita politica. Pensai a questo e al fatto che la candidatura di Walter Veltroni fosse la più forte per tenere unito il partito. Detto ciò, ribadisco che sì, una donna può guidare un partito importante, non perché sia un’ambizione di Anna Finocchiaro, ma perché ci sono migliaia di ragazze là fuori che si chiedono se mai sarà possibile che in questo paese una donna faccia il premier, il presidente della Repubblica. Rispondo: sì, è possibile. Per questo quando mi è stato chiesto se mi sarei candidata, ho risposto 'non lo escludo'.

Da lì è nata una reazione politica che mi ha fatto divertire e preoccupare: è la spia di un partito sull’orlo di una crisi di nervi, che mi ha dipinto come una che tentava di scalare il palazzo d'Inverno. Questo agitarsi, quando intorno a noi ben più gravi problemi attanagliano l’Italia - conclude Anna Finocchiaro - mi è sembrato un chiaro segno di disagio».