«Questione morale è vero problema, non garantismo o giustizialismo»
Risponde così l’on. Fabio Evangelisti, deputato toscano, presidente vicario del gruppo IDV alla Camera, a Mantini
«Il problema non è scegliere tra Di Pietro o Calamandrei. Il problema è dire se hanno ragione Zagrebelsky e Oscar Luigi Scalfaro, e prima di loro il presidente della Repubblica Napolitano, quando denunciano con forza l’emergere di una questione morale nel Paese» risponde così l’on. Fabio Evangelisti, deputato toscano, presidente vicario del gruppo IDV alla Camera, a Mantini.
«Non c’è dubbio che tale questione riguardi l’intero Paese e la sua classe politica, non solo quella del Pd, ma proprio per la storia ed il ruolo che il Pd riveste nelle istituzioni nazionali e locali, non può sottrarsi ad una riflessione critica ed autocritica, condizione necessaria per arrivare ad un rinnovamento della sua classe dirigente» aggiunge Evangelisti.
«Nel caso di Firenze, Italia dei Valori ha guardato con rispetto alla decisione di istituire primarie per la scelta del candidato sindaco. E’ certo che le convulsioni di oggi non dipendono dalle pressioni esterne esercitate da IDV o da Di Pietro, ma dalla preoccupante deriva degli sviluppi di un’indagine giudiziaria che hanno alzato il velo sul forte grado di condizionamento esercitato dai potentati economici nei confronti della politica» spiega il presidente vicario del gruppo IDV.
«Il dramma vero del Pd e di tutto il centrosinistra è che la questione morale non è limitata a Firenze e alla Toscana, ma si estende da Genova a Palermo, che sono una ferita al cuore di quei milioni di appassionati che lo scorso 25 ottobre sono scesi in piazza contro Berlusconi – conclude Evangelisti - si questo si parla, non di garantismo o di giustizialismo. E’ un problema etico che si diffonde nel Paese, anche in quella che sembrava la parte migliore della politica italiana, compresi quei ragazzi di Berlinguer che, della questione morale, aveva fatto una bandiera».