23 agosto 2025
Aggiornato 10:30
«C’è qualcosa di cupo e di definitivo nelle dispute tra la Aubry e la Royal»

«Veltroni e Segolene uniti dalla sconcertante mancanza di proposte»

Lo ha dichiarato Daniele Capezzone, portavoce di Forza Italia/Pdl

«C’e’ qualcosa di cupo e di definitivo nelle dispute tra la Aubry e la Royal che stanno scuotendo il corpo martoriato del Partito socialista francese. Risultato: un partito a pezzi. In Italia, questo ultimo stadio di decomposizione e’ - per ora - stato risparmiato al Pd: ma non e’ affatto detto che, prima o poi, non si determini qualcosa di analogo». Lo ha dichiarato Daniele Capezzone, portavoce di Forza Italia/PDL.

«Si può addirittura pensare che i tempi della resa dei conti siano anticipati rispetto a quanto sarebbe razionale (cioè attendere le europee): e, se - come e’ assolutamente probabile - Veltroni dovesse subire, dopo lo smacco della Vigilanza, anche un tracollo in Abruzzo, sarebbero in molti a chiedergli di fare le valigie senza neanche mangiare il panettone. Detto questo, gli elementi in comune tra il ’caso italiano’ e il ’caso francese’ sono numerosi e perfino impressionanti: due leader di carta velina, campioni dell’effimero; un loro sistematico posizionamento immobilista, fatto per rassicurare la parte più vecchia e conservatrice del proprio blocco sociale di riferimento; l’incapacita’ di misurarsi con il dinamismo dei propri avversari Sarkozy e Berlusconi; una scarsa attitudine a sintonizzarsi sulla lunghezza d’onda dei cittadini, rimanendo invece intrappolati in logiche e dinamiche di palazzo.

Ma la cosa più grave e’ una sconcertante mancanza di proposte: alzi la mano chi conosce tre-proposte-tre, tre idee forza, tre cose concrete efficacemente messe in campo da Se’gole’ne Royal o da Walter Veltroni . Su queste basi e con questi presupposti, non solo si perde e si fa perdere il proprio partito, ma lo si trascina in un caos in cui esistono solo lotte tribali e antichi odii. Se manca la materia del contendere politico, resta solo una sfida belluina e lacerante per il potere interno, una lotta in cui tutto e’ permesso. È così che sta implodendo il Ps, ed e’ così che rischia di deflagrare, tra qualche settimana, anche il Pd».