1 novembre 2025
Aggiornato 02:00
Forestazione

Approvata la proposta di piano forestale regionale

Petrini: «attuare una gestione attiva sostenibile dei boschi e delle foreste per garantire preservazione e sviluppo del comparto, oltre che continuità e certezza occupazionale del settore»

Su proposta del vice presidente e assessore alla Forestazione, Paolo Petrini, la Giunta regionale ha approvato la bozza di piano forestale da sottoporre all’approvazione del Consiglio regionale. »Si tratta di uno strumento importante per la valorizzazione e la tutela delle risorse forestali, attraverso la definizione di un programma d’interventi specifici. La materia forestale ha una valenza socio-economica e paesaggistico ambientale rilevante.

La gestione delle risorse forestali ha anche riflessi sul recepimento del protocollo di Kyoto e, attraverso tecniche selvicolturali particolari, agisce positivamente sulla prevenzione degli incendi boschivi. Realizziamo una gestione attiva sostenibile dei boschi e delle foreste per garantire preservazione e sviluppo del comparto, oltre che continuità e certezza occupazionale del settore». Commenta così Petrini la delibera con cui la Giunta regionale ha approvato la bozza del Piano forestale.

Il documento è stato approvato dopo un approfondito confronto con le organizzazioni professionali e centrali cooperative agricole, Unioncamere, le parti sociali e gli enti con competenze ambientali.
Dopo la valutazione ambientale il piano ha ottenuto un giudizio positivo sull’incidenza e impatto ambientale.
L’obiettivo del Piano è la gestione attiva sostenibile delle risorse forestali, per rilanciare, anche attraverso il sostegno pubblico, il comparto forestale e le funzioni delle foreste: protezione del suolo e delle acque, produzione di biomasse ad uso energetico e prodotti legnosi e non legnosi di pregio, paesaggio, ambiente, turismo ed educazione ambientale.

La selvicoltura è infatti riconosciuta a livello internazionale (ONU), europeo e nazionale non solo come attività produttiva economica, ma anche come elemento fondamentale per la salvaguardia ambientale del territorio. Per questo sia lo Stato che le Regioni adottano interventi mirati, alcuni di questi sono realizzati attraverso misure del programma di sviluppo rurale 2007- 2013.

Il documento approvato è coerente con altri strumenti di pianificazione quali il piano paesaggistico ambientale regionale, il piano per l’assetto idrogeologico e delle Autorità di bacino, il piano di inquadramento territoriale delle Marche ed i Piani dei Parchi. Dieci «Azioni chiave» finalizzate all’esaltazione delle funzioni pubbliche e private dei boschi, sono previste all’interno del documento. Particolare attenzione avranno gli interventi selvicolturali per la conservazione della biodiversità e per il contributo che le foreste forniscono per la lotta ai cambiamenti climatici. A ciò si aggiungono interventi specifici di prevenzione degli incendi boschivi e di ricostituzione del potenziale silvicolo danneggiato da dissesti.

Le risorse necessarie per i lavori selvicolturali sul patrimonio boschivo regionale sono pari a circa 8 milioni di euro annui, solo in parte coperti dai fondi dello sviluppo rurale. A queste si dovranno aggiungere le risorse previste dal programma quadro del settore forestale del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e dell’Ambiente, da destinare prioritariamente nel demanio forestale regionale.