29 marzo 2024
Aggiornato 09:00
Inquinamento

Amagliani replica a D’Anna sui dati del PM10

«Vero, limiti oltre la norma; ma ridotto di quasi la metà il numero dei superamenti»

«E’ vero, ad ottobre l’Arpam ha rilevato che il numero dei superamenti del limite delle PM10 (50µg/mc) è stato significativo, ma se lo stesso dato si compara con quelli degli anni precedenti, si scopre che la situazione è nettamente migliorata. Addirittura dal 2006 al 2008 c’è stato una diminuzione del numero di superamenti del 45%.»

Lo afferma l’assessore regionale all’Ambiente, Marco Amagliani, replicando alle accuse del consigliere regionale Giancarlo D’Anna.
Infatti l’elaborazione dei dati da parte dell’Arpam ha messo in rilievo che a Marina di Montemarciano, ad esempio, nei primi 10 mesi del 2006 ci furono 89 superamenti, nei primi 10 mesi del 2007, 121 e nei primi 10 mesi del 2008 i superamenti sono stati 69. Così a Senigallia nel 2006: 152 superamenti, nel 2007:116 e nel 2008 : 70. A Pesaro via Giolitti si è passati da 104 a 93 fino all’odierno 56 mentre a Fano da 142 a 92 all’odierno 47.

«Gli esempi potrebbero continuare- prosegue Amagliani - ma vale di più il dato generale: per quanto riguarda le medie si è passati, da una media di 41,2 nei primi 10 mesi del 2006 a una di 36,6 per il 2007 e all’odierna 33,7. Vale a dire che dal 2006 al 2008, su base regionale, c’è stato un abbassamento del 18,3%.«
Ancora più netta la riduzione del numero di superamenti: da una media di 54 nel 2006 a 48 nel 2007 fino ai 30 attuali. « Tutto ciò può essere confortante – dice l’assessore – ma certo non ci fa abbassare l’attenzione sul problema. Ogni superamento è un campanello d’allarme e come tale va analizzato e soprattutto reso noto. Non si nasconde nulla, quando si tratta di salute dei cittadini, ma nemmeno si possono strumentalizzare così i dati tecnici, su cui invece D’Anna monta una polemica politica e parla di fallimenti. Invece dovrebbe ben sapere il consigliere, che dati del genere vanno analizzati sul medio-lungo periodo e che su tali risultati incidono molte varianti: prime fra tutte, le abitudini consolidate e le mentalità immutate che però riguardano non la nostra regione, ma il mondo intero. Putroppo è un problema davvero globale per il quale la Regione Marche da anni ha attivato una serie di interventi (tavoli con i Comuni, protocolli di intesa, finanziamenti di tutte le stazioni di monitoraggio, approvazione del piano sulla qualità dell’aria, ecc ) in linea con tutte le normative nazionali, dando indirizzi come è suo compito.»

«Per questo problema reale – conclude Amagliani- non si tratta di colore delle amministrazioni pubbliche, ma di collaborare, senza approffitarne per fare polemica; si tratta anche di misure da adottare da parte degli enti locali. Misure scomode e talvolta impopolari, che spesso possono solo mitigare il problema non certo risolverlo alla radice. Diminuirlo sì, e questo è stato fatto, come provano i dati in miglioramento. Per il resto, sfido D’Anna a trovare una pubblica amministrazione in Italia, Regioni comprese - magari la Lombardia o il Veneto- che abbia registrato dati annuali senza superamenti dei limiti. Se la troverà, sono pronto ad ammettere il fallimento della politica regionale sulla qualità dell’aria e seguirò il buon esempio dei «non fannulloni di destra».