19 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Anniversario Caduti Nassirya

Nassiriya, 5 anni dalla strage

Il 12 novembre sarà la giornata della memoria

Esattamente 5 anni fa la guerra entrò prepotentemente nelle case degli italiani. Erano infatti le 8,45 del 12 novembre 2003, le 10,45 in Iraq, quando a Nassiriya due palazzine in cui risiedevano i carabinieri e i militari dell'operazione «Antica Babilonia» venivano sventrate da un attacco kamikaze.
Oggi, in occasione delle celebrazioni in onore dei caduti nella tragedia irachena, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso il suo «personale, commosso ricordo delle 19 vittime di quella terribile strage», un ricordo che - come chiesto da Marco Intravaia, figlio del maresciallo Domenico, uno dei militari uccisi nella strage – sarà per sempre legato alla data di oggi.

Il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha infatti accolto il desiderio dei familiari affinché il 12 novembre diventi la giornata del ricordo di tutti i caduti nelle missioni di pace. Tuttavia, la deputata del Pd Rosa Villecco Calipari, ha tenuto a ricordare che una giornata della memoria esiste già. Il 4 maggio del 2007, infatti, il parlamento ha votato la legge n. 56 che istituisce il «Giorno della memoria» dedicato alle vittime del terrorismo, interno e internazionale, e delle stragi di tale matrice. «La legge, – racconta Calipari - che aveva come primi firmatari il nome della collega Sabina Rossa ed il mio, è stata richiamata dal presidente della Repubblica Napolitano in una cerimonia al Quirinale lo scorso 9 maggio. In quella circostanza il Capo dello Stato ha ricordato che ‘il parlamento ha raccolto diverse proposte comprese quelle rivolte ad onorare gli italiani militari e civili caduti in anni recenti nel contesto delle missioni in cui il nostro paese è impegnato a sostegno della pace e contro il terrorismo internazionale’. Mi rammarico, dunque, che nel nostro paese si continui ad azzerare quanto è già stato fatto di positivo Spero che si tratti di una dimenticanza e che non ci si voglia dividere sulla memoria di fatti così recenti e drammatici. Il paese ha sofferto abbastanza. Anche per questo oggi mi stringo ancora di più con affetto alle famiglie dei 17 militari e dei due civili italiani caduti a Nassrya».

Anche Roberta Pinotti, ministro ombra della Difesa del PD, ricorda il dolore e la sofferenza per quelle ore a ridosso della strage. «Nassiriya - osserva l’esponente del governo ombra - è stata vissuta con estrema commozione da tutto il Paese. In quell'occasione, è cresciuto il sentimento di riconoscenza e di vicinanza dei cittadini italiani nei confronti delle Forze Armate, impegnate in difficili missioni internazionali e da allora è aumentata l'attenzione con cui l'opinione pubblica del nostro Paese segue le vicende dei nostri soldati».

Ad evidenziare l’importanza della memoria è anche Anna Finocchiaro, capogruppo del PD al Senato. «Credo - dice Finocchiaro – che il ricordo sia il modo migliore di ringraziare e di onorare la loro memoria». Memoria che sarà conservata anche con l’intitolazione, avvenuta oggi, della Sala delle Conferenze Stampa del Senato ai caduti di Nassiriya.

La senatrice PD si è poi rivolta ai famigliari delle caduti di Nassiriya e «a tutte le vittime delle missioni internazionali di pace cui l'Italia, con le Forze Armate e con i volontari, dà un grande contributo. E' grazie a persone come queste – conclude Finocchiaro - che il nostro paese continua il proprio impegno per la pace e la democrazia nell'ambito della comunità internazionale».