19 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Servizio pubblico Radio Televisivo

«Esternazioni Governo lesive servizio pubblico»

Lo sostiene la segreteria nazionale Slc-Cgil in una nota

«Riteniamo le esternazioni di queste settimane da parte di rappresentanti del Governo lesive del servizio pubblico Radio Televisivo e dei lavoratori della Rai, ad esempio la posizione assunta sul canone - definita dal sottosegretario Romani: 'Una delle tasse più odiate' - non fanno altro che privare la Rai di quell'autorevolezza che dovrebbe contraddistinguerla per la sua funzione». Lo sostiene la segreteria nazionale Slc-Cgil in una nota.

«Accanto a questo, la riduzione dell'impegno economico da parte del Governo - sottolineata nell'incontro del 22 ottobre dal direttore generale Cappon - attraverso il blocco dei finanziamenti per il digitale terrestre evidenzia sempre più l'attacco al servizio pubblico e la volontà di ridimensionare la Rai. Sintomo da non sottovalutare - continua il sindacato - e' anche la diminuzione in questi ultimi mesi della raccolta pubblicitaria della Rai, in parte da ascrivere alla crisi economica, in parte riconducibile ad un clima che si manifesta, da ultimo, nelle recenti espressioni rivolte agli industriali dal presidente Berlusconi sull'inutilita' di investire in pubblicità Rai».

«Da parte nostra ribadiamo la contrarietà al ridimensionamento della Rai e l'urgenza nella nomina del presidente della Commissione di Vigilanza e del vertice aziendale. L'attuale situazione di stallo - aggiungono - non e' tollerabile». «Ci sono scelte urgenti: la Rai deve fronteggiare, con investimenti e con decisi interventi contro gli sprechi - il che significa valorizzare le risorse interne - una situazione di difficoltà economica e di necessaria innovazione tecnologica e organizzativa, per puntare al rilancio e alla qualità di cui si avverte quanto mai il bisogno», conclude la segreteria Slc-Cgil.