20 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Allarme baby gang

Codici lancia allarme bullismo fuori dalle mura scolastiche

«Non basta un osservatorio permanente ma servono azioni concrete»

Apprendiamo dalla stampa fatti incresciosi che vedono protagonisti le giovani generazioni. Sono diversi gli episodi che hanno fatto scattare l’allarme in Italia:

• Bergamo: sette bulli pestano un quindicenne;
• Torino: dodici minorenni si sono filmati con i telefoni cellulari mentre distruggevano un edificio pubblico.
• Viterbo: Una banda di piccoli bulli gli ha bruciato i capelli con gli accendini e spento sigarette accese sulle braccia.
• Roma : un anziano picchiato da una gang di bulli; Tor Bella Monaca: un cinese pestato alla fermata dell’autobus; Tor bella Monaca: Il bengalese venditore di anelli pestato di botte; Negozio di Tor Bella Monaca: giovane cinese punito da una banda di bulli all’interno dl suo negozio;

Questi sono solo alcuni degli episodi di questo periodo e quasi tutti con un unico comun denominatore. Molti dei fatti elencati oggetto sono accaduti al di fuori del contesto scolastico – commenta il segretario Nazionale dl CODICI Ivano Giacomelli-. Più che di bullismo in questi casi sarebbe meglio parlare di devianza minorile e pertanto di un problema generazionale che necessita di uno studio strutturato e di azioni concrete che vadano a pari passi con l’evoluzione del fenomeno stesso. Il CODICI ricorda che ha attivato a livello nazionale uno sportello che offre consulenze sostegno e tutela alle vittime. lo sportello del CODICI riceve circa 10 telefonate al giorno, il 75 % delle quali giunge da familiari e educatori, mentre solo il 15% di esse proviene dagli studenti, solitamente i soggetti chiedono una semplice consulenza che si conclude senza andare fino in fondo alla questione.

Dai nostri contatti emerge che ad essere coinvolti in atti di bullismo sono specialmente gli alunni delle scuole secondarie e superiori, in particolare gli Istituti Tecnici e Professionali, ma soprattutto molti atti di bullismo si consumano al di fuori delle mura scolastiche. Inoltre – commenta il segretario nazionale del CODICI, Ivano Giacomelli - l’elemento preoccupante è che gli atti di violenza raggiungono spesso una dimensione tale da essere penalmente perseguibili, mentre la matrice di tali atteggiamenti sembra essere, in primis, quella della non accettazione della diversità ( sessuale, handicap, colore della pelle). Pertanto, il CODICI invita le istituzioni a non fermarsi a uno osservatorio permanente ma ad intervenire con azioni concrete. Inoltre, ricorda che lo sportello del CODICI è attivo tutti i giorni.