18 aprile 2024
Aggiornato 23:30
I Fatti del Buongoverno

Le misure per le Famiglie

Si fa più ampia e mirata l’azione del governo Berlusconi a favore delle fasce economicamente più deboli

Si fa più ampia e mirata l’azione del governo Berlusconi a favore delle fasce economicamente più deboli. In questa fase di rincari diffusi – dovuti alle tensioni registrate negli ultimi tempi sui mercati internazionali – l’esecutivo di centrodestra intende sostenere gli italiani in condizione di reale bisogno, che stentano ad arrivare alla fine del mese. Aumentano le risorse destinate a centrare, in tempi rapidissimi, questo obiettivo e sale di conseguenza il numero delle famiglie che otterranno un sostegno diretto e concreto.

Si allarga la platea dei destinatari della social card. In un primo momento, col decreto di giugno, era previsto che a usufruire dell’innovativo strumento di sostegno fossero fra 800 mila e un milione di italiani (di 65 anni, con reddito non superiore a 6.000 euro e famiglie con un bambino di età inferiore ai 3 anni). La cifra destinata a questo intervento è di 170 milioni. Il Ministero del Tesoro, però, recupererà 479 milioni di euro che tre anni fa erano stati versati alle Poste con una procedura giudicata illegittima dalla Commissione europea. Tale somma sarà usata per finanziare la social card, che pertanto viene estesa, con un secondo decreto, ad altre centinaia di migliaia di italiani, precisamente a chi abbia almeno 70 anni e un reddito non superiore agli 8 mila euro. Si tratta dei pensionati ai quali già il governo Berlusconi aveva aumentato il trattamento minimo portandolo a 516 euro mensili (che con la tredicesima superano la soglia dei 6.000 euro l’anno). Così diventano un milione e 300 mila i cittadini che avranno la carta. È interessante notare che per determinare il reddito effettivo che dà diritto alla social card non si terrà conto della proprietà della casa di abitazione. Nei prossimi mesi la platea dei beneficiari sarà ulteriormente allargata perché si prevede che nello speciale fondo, oltre ai 300 milioni di multe inflitte dall’Antitrust si aggiungeranno altre risorse, anche provenienti da privati.

Il governo mantiene gli impegni. Aveva assicurato che l’azione di sostegno sarebbe scattata in ottobre e manterrà la parola. La carta sarà consegnata agli aventi diritto ai primi di dicembre ma sarà già caricata con 80 euro, due ratei da 40 euro relativi a ottobre e novembre. La social card, infatti, ha un valore annuale di 480 euro e sarà ricaricata bimestralmente.

È già pronto il prototipo della carta, che ieri è stato presentato dal ministro Tremonti al premier Berlusconi. Si tratta di una tessera simile al bancomat: per tutelare privacy e dignità di chi ne usufruisce non c’è alcun nome stampigliato, c’è il codice segreto.
Entro pochi giorni gli aventi diritto riceveranno l’avviso dell’Inps e potranno recarsi alle poste per inoltrare la richiesta della carta. Che, come detto, arriverà ai primi di dicembre.

La social card consentirà ai beneficiari di avere degli sconti. La carta potrà essere utilizzata nei supermercati e negli esercizi commerciali convenzionati (in questi giorni si susseguono trattative e incontri fra governo, grande distribuzione, commercianti). Si punta a ottenere, per i beneficiari della carta, sconti sui generi di prima necessità. La carta consentirà anche di saldare la bolletta energetica: in questo caso, l’Enel dovrebbe applicare la speciale «tariffa sociale».