Realacci: «Subito verità sulle navi dei veleni»
L’interrogazione parlamentare presentata dai tre Ministri Ombra del PD, fa riferimento ai traffici di rifiuti tossico nocivi e agli affondamenti delle cosiddette navi dei veleni lungo le coste ioniche della Calabria
«Verità una volta per tutte, quella delle navi dei veleni è una vicenda troppo grave per essere ancora avvolta da misteri. Per tutelare la salute di tanti cittadini, rafforzare il contrasto alla criminalità organizzata e sostenere l’operato di magistratura e forze dell’ordine serve fare chiarezza e mettere in atto provvedimenti urgenti», così Ermete Realacci, Ministro dell’Ambiente del Governo Ombra del Pd, spiegando le ragioni di un’interrogazione parlamentare urgente ai Ministeri dell’Interno, della Giustizia e dell’Ambiente, presentata insieme agli On. Marco Minniti e Lanfranco Tenaglia.
L’interrogazione parlamentare presentata dai tre Ministri Ombra del PD, fa riferimento ai traffici di rifiuti tossico nocivi e agli affondamenti delle cosiddette navi dei veleni lungo le coste ioniche della Calabria, prendendo in considerazione anche le recenti rivelazioni di un collaboratore di giustizia, ex affiliato alla ‘ndrangheta, e le denuncie di Legambiente.
Nell’interrogazione si chiede ai Ministri Alfano, Maroni e Prestigiacomo, quali misure concrete si intendano mettere in atto per agevolare le indagini in corso sia per quanto riguarda gli affondamenti sospetti, sia per quanto concerne i presunti traffici di materiale radioattivo e quali azioni si vogliano intraprendere per rafforzare il contrasto alla criminalità organizzata coinvolta in questi eventi. Inoltre per tutelare la salute dei cittadini si chiede se non si ritenga opportuno realizzare un’approfondita campagna di monitoraggio dei siti marini dove si presuma siano avvenuti gli affondamenti delle navi e dei loro carichi tossici che preveda anche l’eventuale recupero di uno dei relitti delle navi in questione. Infine, se non si ritenga opportuno accelerare l’iter istitutivo della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti con l’obiettivo prioritario di ricercare ulteriori elementi d’indagine sulla vicenda delle navi dei veleni. canu, capogruppo del Pd nella Commissione Difesa del Senato, ha chiesto al presidente Cantoni, a nome del gruppo, l'avvio di un'indagine conoscitiva sulla condizione del personale militare. La richiesta è stata sottoscritta anche dagli altri componenti del Pd nella commissione Mauro Del Vecchio, Silvana Amati, Mario Gasbarri, Magda Negri, Carlo Pegorer, Roberta Pinotti ministro ombra della Difesa, Achille Serra e Silvio Sircana.
«A quattro anni dalla sospensione del servizio obbligatorio di leva - spiega Scanu - chiediamo l'istituzione di un'indagine conoscitiva sulla condizione del personale militare che si concluda entro il 15 aprile. L'indagine dovrà focalizzarsi principalmente su alcuni aspetti - continua Scanu - Per prima cosa vanno approfondite le condizioni di lavoro e di vita del personale militare e civile degli enti e reparti delle forze Armate, anche in relazione alla situazione familiare. In secondo luogo va indagato il trattamento giuridico, economico, previdenziale e assicurativo del personale militare impegnato in operazioni di pace all'estero. Un terzo aspetto è costituito dagli alloggi di servizio, soprattutto in relazione al nuovo modello di difesa e all'esercito professionale. Attualmente, infatti, i militari volontari sono ancora ospitati nelle caserme costruite per il personale di leva. Da indagare sono inoltre il ruolo della rappresentanza militare e la condizione del personale femminile nelle Forze Armate, rispetto alle pari opportunità». I senatori del Pd hanno chiesto che la commissione effettui, nell'ambito dell'indagine conoscitiva, una serie di audizioni: ai ministri della Difesa, dell'Istruzione e dell'innovazione, ai capi di stato maggiore, ai comandanti generali delle varie armi, al presidente e ai membri del comitato direttivo dell'Aran, ai Cocer-interforze,Cocer-Carabinieri ai Cocer-Guardia di Finanza. I senatori del Pd hanno inoltre proposto che la commissione effettui dei sopralluoghi nelle basi per verificare la situazione degli alloggi, la condizione di lavoro e di vita del personale militare, nonché le condizioni sanitarie e di sicurezza sul lavoro.