26 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Lavoro e Politiche Sociali

Confronto e collaborazione tra Veneto ed Ucraina

Il viceministro Illiya ha espresso l’interesse dell’Ucraina ad approfondire una serie di tematiche relative al settore sociale, tra cui le adozioni internazionali e l’assistenza domiciliare nel Veneto

Una delegazione del ministero della famiglia, gioventù e sport della Repubblica dell’Ucraina, guidata dal primo viceministro Shevlyak Illiya, si è incontrata oggi a Palazzo Balbi con gli assessori regionali alle politiche sociali Stefano Valdegamberi e ai flussi migratori Oscar De Bona. La visita – come ha ricordato De Bona - fa seguito alla firma del 20 marzo scorso a Kiev di un verbale d’intesa finalizzato ad avviare una collaborazione per facilitare da un lato le possibilità di tirocinio e di lavoro dei giovani lavoratori ucraini nel Veneto, dall’altro il ritorno nel paese di origine al termine del contratto di lavoro in Italia.

Il viceministro Illiya ha espresso l’interesse dell’Ucraina ad approfondire anche una serie di tematiche relative al settore sociale, tra cui le adozioni internazionali e l’assistenza domiciliare nel Veneto, con particolare riguardo al problema della regolarizzazione delle cosiddette «badanti». Il rappresentante del ministero ucraino ha fatto presente che nel 2007 sono stati un centinaio i bambini russi e ucraini dati in adozione in altri Paesi; inoltre ha detto che ci sono parecchie giovani interessate al lavoro di «badanti» ma nell’ambito di una presenza regolare in Italia che dia garanzie sociali. L’assessore Valdegamberi, dopo aver illustrato lo stato attuale della suddivisione di competenze tra Stato e Regioni, ha evidenziato che il Veneto ha attualmente il coordinamento delle materie relative al sociale in seno alla Conferenza delle Regioni.

Ha offerto la disponibilità a condividere l’esperienza maturata dal Veneto nel campo delle adozioni, in quanto è l’unica regione italiana che ha cercato di mettere a sistema questa materia che vede coinvolte le competenze di più soggetti, avendo comunque come obiettivo primario la centralità e il benessere del bambino. Sul tema delle badanti, Valdegamberi ha confermato che, su circa 35 mila assistenti familiari che si stima siano presenti nel Veneto, buona parte è irregolare. Ma sono ormai parte integrante del nostro sistema sociale. Si tratta però di una competenza dello Stato a cui – ha detto l’assessore - il Veneto ha in più occasioni chiesto, per la regolarizzazione delle badanti, un meccanismo diverso. E’ stato toccato durante l’incontro anche il tema dell’inserimento lavorativo dei portatori di handicap. Da parte sua De Bona, richiamando l’intesa firmata quest’anno, ha sottolineato che Veneto e Ucraina possono entrambi ricavare utili elementi di arricchimento dalle reciproche esperienze e ha ricordato le prossime iniziative che saranno realizzate (tra cui due workshop in Ucraina), mirate soprattutto a incentivare l’immigrazione regolare.