2 maggio 2024
Aggiornato 02:00
Giornata della Tunisia

Vendola: «La conoscenza contro i fondamentalismi»

«La Tunisia da sempre prova a conciliare l’Islam con una cultura laica»

«La conoscenza reciproca serve non solo a sviluppare l’economia ma soprattutto a combattere i fondamentalismi che attanagliano il Mediterraneo».
Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo alla Giornata della Tunisia, organizzata in Fiera del Levante dall’Assessorato Regionale al Mediterraneo sul tema:»Verso l’unione per il Mediterraneo – Italia e Tunisia per il dialogo e la cooperazione Euro-mediterranea», alla presenza di una delegazione governativa della Repubblica di Tunisia guidata dal Segretario per gli Affari Esteri Sig.ra Saida Chtioui e con la partecipazione del Sottosegretario agli Esteri del Governo Italiano On. Stefania Craxi.

«La Tunisia da sempre prova a conciliare l’Islam con una cultura laica. Un esempio prezioso la cui presa in considerazione ci aiuterà a sconfiggere le pratiche fondamentaliste» ha aggiunto Vendola. «Per questo» ha sottolineato» è indispensabile attuare politiche di cooperazione, anche in vista del prossimo 2010, quando il Mediterraneo diventerà un’enorme area di libero scambio, dopo 5 secoli di depressione, uscendo finalmente dal clichè di un mare cimitero liquido di profughi e migranti».
«Noi pugliesi» ha concluso Vendola «siamo fortunati a causa della nostra posizione geopolitica, che ci responsabilizza nel compito di aprire scambi reciproci con il Nord Africa e l’Oriente come alternativa ai conflitti di società».

Introducendo i lavori della Giornata l’Assessore Regionale al Mediterraneo Silvia Godelli ha annunciato il prossimo avvio dei bandi europei ENPI (European Neighbourhood and Partnership Instrument) con progetti di partenariato con le Regioni Mediterranee. «La Regione Puglia non è mai stata una terra xenofoba e intollerante» ha ricordato Godelli agli ospiti tunisini. «Abbiamo una lunga tradizione di accoglienza di cittadini provenienti dalla sponda sud del Mediterraneo, anche dai Paesi Arabi, e questo ci faciliterà sicuramente nei nostri scambi di cooperazione territoriale».