28 agosto 2025
Aggiornato 04:30
Federalismo

Ria: «Prima di Ddl Governativo sul Federalismo, si discuta in Parlamento»

«Smascherato il federalismo LEGO di Calderoli. Ora, le posizioni del governo siano discusse in parlamento, prima dell’adozione del disegno di legge»

Finalmente il governo ha cominciato a prendere atto che quello di Calderoli era un federalismo «Lego», infantile e senza regole, senza alcun requisito per realizzarsi concretamente. Chiedo che il parlamento discuta la bozza del Governo prima dell'adozione del Disegno di legge governativo».

Così il deputato del Pd, Lorenzo Ria, che aggiunge: «Finalmente la maggioranza di centrodestra ha preso atto che il federalismo non può che essere verticale, cioè essere garantito dallo Stato; che i decreti delegati hanno bisogno di tempi adeguati per essere scritti; che l’IRPEF non può essere il tributo base spettante alle regioni; che la fiscalità di vantaggio può essere solo aggiuntiva e non sostitutiva delle risorse base.

«Riconosciuto questo merito al governo e, particolarmente, al ministro FITTO, nascono subito pesanti interrogativi. Il primo, è tutto d’ordine politico. E’ vero che per scrivere i decreti delegati occorre tempo, ma il governo ha fatto in modo che questo tempo scada dopo le elezioni regionali del 2010. Realismo da un lato, ma anche grande furbata, che dimostra come il centrodestra ha finalmente capito che il federalismo gli può scoppiare tra le mani. E poi, nonostante gli aggiustamenti, questo federalismo resta ancora ottusamente conservatore e, come tale, non aiuterà né il nord né il sud. La LEGA non riesce a capire che il Paese non può sopportare una pletora di istituzioni (stato, regioni, province, città metropolitane, comuni, comunità montane, unioni dei comuni) costose, non complementari e, per ciò stesso inefficienti; che occorre ridurre i parlamentari e i consiglieri regionali; introdurre il senato federale al posto dell’attuale; trasformare le attuali province in province regionali; sopprimere le aree metropolitane lasciando alle autonome determinazioni dei comuni la scelta di accorparsi e di assumere le nuove funzioni; privatizzare le aziende locali di pubblici esercizi».

La LEGA chiede, da un lato, di regionalizzare il gettito IRPEF, e dall’altro impedisce lo scorporo IRPEF in favore delle regioni sede di stabilimenti (es. ILVA).La LEGA, quindi, predica il federalismo delle responsabilità, ma di fatto lavora per un federalismo inefficiente e confuso, costoso e ingiusto. Oggi, prima di ogni cosa, vanno individuati gli autentici contenuti dei servizi minimi essenziali e vanno sviluppati realisticamente i loro costi. Solo dopo potremo parlare delle formule pratiche del federalismo.

«In ogni caso è ora che la discussione generale sulla questione, ancor prima dell’approvazione del disegno di legge delega, passi dal parlamento.