30 aprile 2024
Aggiornato 13:00

Cicchitto a Serra: «Socialista orgoglioso di non essere andato con il grande fratello post-PCI»

«Michele Serra su ’Repubblica’ esprime tutto il suo ribrezzo nei confronti del sottoscritto, ma anche di Brunetta, Bonaiuti, Guzzanti, Sacconi (’i socialisti di Forza Italia’). Egli afferma di aver avuto ’un sussulto (di pena, di disagio)’ vedendo che ’siamo entusiasti portabandiera del governo più a destra d’Europa’». Lo scrive Fabrizio Cicchitto, presidente del gruppo del PDL della Camera in una lettera a ’Il Tempo’ rispondendo a Serra che «dimentica quanto accaduto nel nostro paese dal ’92-’94 quando il Pci, si impegnò, d’intesa con alcune procure, con una rete di mezzi di comunicazione di massa, a distruggere con infamia il Psi».

«Il Pci e in seguito il Pds, i Ds ed oggi il Partito democratico pensavano che i dirigenti superstiti e la grande parte della base socialista in nome del rispetto dello slogan ’il posto dei socialisti e’ a sinistra’, avrebbero comunque continuato a schierarsi accanto al grande fratello postcomunista. Invece nulla di tutto questo e’ accaduto. Il grosso dell’elettorato socialista (dall’8 al 10% ) e un pezzo di dirigenti socialisti di livello nazionale e periferico si e’ spostato su Forza Italia, togliendo alla sinistra una quota numerica decisiva ai fini della maggioranza. Nessun socialista seguendo il motto ’mai con i carnefici’ si e’ schierato con chi ha aumentato le tasse, distrutto Napoli, provato a fare lo scempio del Pincio, bloccato le opere pubbliche, dato via libera alla peggiore immigrazione clandestina, distrutto la scuola italiana e la Pubblica amministrazione, chi ha per alleati Di Pietro e Travaglio e chi ha cavalcato il peggior giustizialismo. Ripensando a come il Pds ha cavalcato il giustizialismo possiamo dire ’chi e’ causa del suo mal pianga se stesso’».