Scuola: fermiamo la restaurazione!

«Questa mattina Rifondazione Comunista era presente agli ingressi delle scuole primarie che riaprivano i battenti in provincia di Milano, per affermare il diritto a un’istruzione pubblica di qualità per tutti, contro la dismissione della scuola pubblica e la regressione culturale, politica e civile che il governo delle destre vorrebbe imporre al Paese.

Messaggio consegnato direttamente nelle mani del Ministro Gelmini, a Segrate per l’inaugurazione del nuovo anno scolastico, in un tripudio di divise delle forze dell’ordine e pochi grembiulini inamidati.

Nella sua furia devastatrice contro la scuola pubblica statale, spregevolmente definita uno «stipendificio», la Gelmini sembrerebbe aver superato il suo «maestro unico» Berlusconi, che alle nuove necessità imposte dalle grandi trasformazioni economiche e sociali in atto aveva perlomeno fornito risposte banali e superficiali (le famose tre «I»).

Con il decreto legge del 1° settembre, il sistema scolastico italiano fa invece un tuffo indietro di almeno quarant’anni. Ad una scuola educativa e formativa tra le più avanzate nel mondo, che permetteva approfondimenti, costruzione di competenze e capacità di autoapprendimento, la Gelmini sostituisce una scuola rivolta al passato, che limita il proprio ruolo all’educazione di cittadini rispettosi delle gerarchie, pronti a diventare buoni produttori e ottimi consumatori.

Un ostentato ritorno all’ordine e al rispetto dell’autorità e delle norme senza alcun senso critico - ben simboleggiato da voto in condotta e divisa -dietro cui si intravede però un progetto ancor più inquietante: la riduzione dei docenti della scuola pubblica statale (già previsti 87 mila tagli nei prossimi 3 anni) e la svendita dell’istruzione al mercato (cooperative e scuole private in testa).

Sebbene una prima secca bocciatura al Governo sia già arrivata in queste settimane da più fronti, nei prossimi mesi saremo ancora impegnati in un’ampia mobilitazione per impedire che un progetto così devastante possa andare in porto».