Beni confiscati, Loiero: «fondi Por per fronteggiare la situazione»
«Abbiamo avviato da tempo un lavoro comune con la Prefettura di Reggio Calabria e l'Agenzia del Demanio per la migliore e più rapida utilizzazione dei beni confiscati alla ‘ndrangheta»
«Abbiamo avviato da tempo un lavoro comune con la Prefettura di Reggio Calabria e l'Agenzia del Demanio per la migliore e più rapida utilizzazione dei beni confiscati alla ‘ndrangheta».
Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, facendo riferimento all'indagine dei carabinieri del Ros.
«Si tratta di beni - ha affermato Loiero - che sono stati assegnati ai Comuni ma che ancora non sono stati dagli stessi utilizzati». Secondo Loiero «la ragione più importante, tra le altre, del mancato utilizzo risiede nello stato di degrado in cui sono stati lasciati i beni, la cui ristrutturazione richiede un enorme impegno di spesa e gestionale, e nelle difficoltà di bilancio degli enti locali calabresi, che non sempre hanno la necessaria disponibilità finanziaria».
«Per fare fronte a questa situazione - ha aggiunto il presidente Loiero - la Regione Calabria ha inserito nel Por Calabria 2007-2013 un'apposita misura per finanziare i progetti per l'utilizzazione dei beni confiscati. I Comuni avranno l'onere di presentare i progetti per l'utilizzo di tali immobili, offrendo la possibilità di farli gestire alle cooperative di giovani, ad associazioni onlus e religiose ed gli stessi comuni per attività sociali. Nei prossimi giorni la Regione renderà operativo, con appositi bandi già predisposti, quanto programmato e concordato con Prefettura e agenzia del Demanio».