Sanità: innovazione tecnologica per le Aziende di Catanzaro, Cosenza e Reggio
Oltre 108 milioni di euro per potenziare e innovare la tecnologia esistente nelle Aziende ospedaliere di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria
Oltre 108 milioni di euro per potenziare e innovare la tecnologia esistente nelle Aziende ospedaliere di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria. Il programma è stato illustrato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Catanzaro nella sede del Dipartimento Tutela della Salute, dal Commissario per l’emergenza sanitaria in Calabria, Vincenzo Spaziante.
All’incontro erano presenti anche i direttori generali delle tre Aziende interessate, rispettivamente Vincenzo Ciconte, Leo Pangallo e Cesare Pelaia. Il programma prevede l’assegnazione di poco meno di 15 milioni all’Azienda di Catanzaro, 41,5 milioni all’Azienda di Cosenza e 52 milioni duecentocinquanta mila euro a quella di Reggio Calabria. In particolare, a Cosenza sono previsti tre macro interventi: l’adeguamento normativo del plesso principale dell’ospedale Annunziata e il potenziamento tecnologico (15 milioni); l’adeguamento normativo degli edifici del presidio «Mariano Santo» e il potenziamento tecnologico (14,5 milioni); l’adeguamento statico-impiantistico e funzionale di alcuni edifici all’interno del presidio Annunziata (12 milioni di euro). Gli interventi previsti per Catanzaro riguardano il completamento dell’emergenza-urgenza con l’acquisto di apparecchiature elettromedicali (poco più di 9,3 milioni di euro), e l’adeguamento di varie unità dell’ospedale Pugliese con l’adeguamento dell’antincendio (poco più di 5,6 milioni). Infine, gli interventi per l’Azienda di Reggio Calabria, che conquista la parte più consistente di risorse, riguardano l’adeguamento normativo, umanizzazione, realizzazione del Dea e potenziamento tecnologico del presidio Riuniti (15 milioni); il completamento e rifunzionalizzazione del nuovo presidio Morelli (10 milioni); la Banca cordone ombelicale e terapie cellulari (1,2 milioni); la ristrutturazione e messa a norma di Ematologia e del Pronto soccorso (3 milioni); la realizzazione del Pet, integrazione sale operatorie e acquisto attrezzature (5 milioni), la Cardiochirurgia degli Ospedali Riuniti (18 milioni). Il programma è stato approvato ieri a Roma dal Comitato tecnico-scientifico nazionale per l’emergenza sanitaria che ha anche iniziato ad affrontare il piano che riguarderà le altre strutture ospedaliere calabresi. fissando un termine ravvicinato per l’analisi e l’approvazione definitiva.
«Il risultato raggiunto - ha detto il Commissario straordinario Vincenzo Spaziante, che è anche assessore regionale alla Sanità - non rappresenta la somma di tre programmi autonomi, ma è il frutto del lavoro sinergico tra i tre direttori generali della Aziende ospedaliere. Con questo piano si presenta la possibilità di evitare acquisti uguali a prezzi diversi, dal momento che il prezzo migliore sarà assunto da tutte le Aziende, senza ovviamente prevedere alcuna deroga alla normativa sugli appalti». utilizzare
Spaziante ha anche evidenziato la filosofia utilizzata nella stesura del programma che punta molto sulle tecnologie. «Non basta acquistare le attrezzature - ha aggiunto – ma servono le professionalità e la cultura giusta, per questo abbiamo insistito molto sull’impiego dei macchinari. Non faremo nulla che non sia capace di essere utilizzato. Con questo piano di interventi saremo in grado di risalire la classifica delle migliori Aziende ospedaliere nazionali».
Il programma sarà gestito direttamente dal Commissario straordinario, senza soggetti attuatori. Tra i tre direttori generali è emersa la soddisfazione per un piano di interventi che potrebbe rilanciare i tre presidi regionali, anche se non sono mancate le perplessità del direttore generale di Catanzaro, Vincenzo Ciconte, per un contributo di molto inferiore rispetto a quello delle altre due strutture. Una differenza che Spaziante ha collegato alla prossima realizzazione del nuovo ospedale: «Vogliamo evitare investimenti inutili - ha detto, infatti, il Commissario straordinario - e non vogliamo buttare i soldi in vista della realizzazione del nuovo presidio». Dal canto suo, il dg Ciconte ha evidenziato i dubbi sui tempi e i modi di realizzazione del nuovo ospedale: «Abbiamo concordato molte cose tra direttori generali - ha sostenuto - ma alla fine era giusto che le decisioni venissero adottate dal Commissario. Catanzaro paga uno scotto enorme per gli accantonamenti per il nuovo presidio». Soddisfatto Cesare Pelaia, direttore generale dell'Azienda ospedaliera di Cosenza, secondo il quale «il piano va nella direzione giusta per assicurare ai calabresi la migliore tutela della salute. Il programma è nella fase iniziale. Ora bisognerà renderlo concreto». Per Leo Pangallo, direttore generale dell’Azienda reggina, «per la prima volta si riconosce la funzione dei tre ospedali regionali, fino ad ora considerati come qualunque altro presidio calabrese. Sia apre una nuova fase che darà risposte a emergenze sanitarie».