Finisce con l'arresto la latitanza del boss Giuseppe Coluccio
Era uno dei trenta latitanti più pericolosi. Mantovano: «Il potenziale criminale della 'ndrangheta subisce un ulteriore importante colpo»
E' finita oggi con l'arresto la latitanza di Giuseppe Coluccio, uomo di spicco della ‘ndrangheta calabrese, coinvolto nel traffico di cocaina tra Italia e Sud America, con stretti rapporti con Cosa Nostra. I Carabinieri del Ros lo hanno catturato a Toronto, in Canada, da dove continuava a gestire il narcotraffico, dopo mesi di indagini in collaborazione con le autorità di Polizia canadese.
Il lavoro dei Carabinieri è stato apprezzato dal ministro dell'Interno Roberto Maroni, che ha voluto congratularsi ufficialmente con il comandante generale dell'Arma Francesco Siazzu, e dal sottosegretario all'Interno con delega alla sicurezza Alfredo Mantovano. In un messaggio inviato al comandante dei Ros Giampaolo Ganzer, il sottosegretario ha sottolineato come con l'arresto di Coluccio, che segue di un giorno quello di Paolo Nirta della cosca di San Luca, «il potenziale criminale della ‘ndrangheta subisce un ulteriore importante colpo».
L'uomo era ritenuto, infatti, uno dei trenta latitanti italiani più pericolosi, ed era ricercato dal 2005, quando aveva lasciato l'Italia per sfuggire al mandato di cattura spiccato nell'ambito dell'operazione 'Nostromo' che portò all'arresto di trenta persone per traffico di droga ed estorsione.