28 marzo 2024
Aggiornato 12:00

La Regione Puglia e l’impegno per la ricerca

La Regione Puglia considera la ricerca una delle priorità per lo sviluppo del suo territorio e dell’intero sistema Paese

La Regione Puglia considera la ricerca una delle priorità per lo sviluppo del suo territorio e dell’intero sistema Paese. Ecco perché il governo Vendola ha destinato alla ricerca fondi come mai era avvenuto.

Nel solo anno 2007 l’ammontare delle risorse effettivamente erogate dall’Assessorato allo Sviluppo economico è stata pari a 124.504.871,19 euro.

Considerando che le istituzioni pubbliche di tutta Italia, escluse le università, nello stesso anno hanno speso per ricerca e sviluppo, 2.814 milioni di euro (dato Istat), un solo assessorato (quello allo Sviluppo economico) di un unico ente pubblico (la Regione Puglia), ha contribuito per il 4,42% per cento alla spesa destinata alla ricerca da tutte le istituzioni pubbliche (università escluse) dell’intero Stato italiano. Una differenza radicale rispetto al passato se si considera che nel 2005 la spesa regionale per Ricerca & Sviluppo fu di 2.500.000 euro.  E infatti guardando l’incidenza sul Pil della spesa regionale per la ricerca (al netto della quota privata), questa è passata dallo 0,004% del 2005 allo 0,2 del 2007.

I fondi sono stati finalizzati a progetti presentati da aziende, università e centri di ricerca, per finanziare studi e innovazione.

I progetti finanziati  - La Regione Puglia ha erogato (tra gli altri) fondi per 112 «progetti esplorativi» e 53 «progetti strategici». Mentre i progetti esplorativi sono soprattutto studi di fattibilità con costi di investimento bassi (il finanziamento massimo per ogni singolo progetto esplorativo è di 150.000 euro per una copertura complessiva di 15.000.000 di euro), i progetti strategici sono finalizzati a condurre attività di dimostrazione, ricerca e sviluppo tecnologico. Sono presentati da Università, Enti e Centri di ricerca senza fine di lucro (in Puglia: CNR, Consiglio nazionale delle Ricerche, ENEA, Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente, IRCCS, istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e altri) in compartecipazione con imprese.

Hanno una durata compresa tra uno e tre anni con costi di investimento medio-alti. Il finanziamento massimo per ogni singolo progetto strategico è infatti di 1.500.000 euro mentre la copertura finanziaria è per 45 milioni di euro complessivi. Il loro obiettivo è contribuire allo sviluppo regionale attraverso attività di ricerca precompetitiuva, ricerca industriale e formazione in cinque ambiti tematici: agroalimentare, alte tecnologie e ICT, biotecnologie ed ambiente, meccatronica e sistemi produttivi avanzati, tecnologie eco-compatibili.

Come sono state spese queste risorse?

«I doni della scienza» - Per rispondere a questa domanda l’assessorato allo Sviluppo economico ha avviato la campagna «I doni della scienza». È il primo tour dell’Assessorato allo sviluppo economico per verificare i risultati raggiunti dai progetti finanziati. La finalità è duplice: verificare come sono stati effettivamente utilizzati i fondi pubblici, per darne conto ai cittadini della Puglia, dell’Italia e dell’intera Unione Europea, e  far conoscere a tutti  e quindi valorizzare i prodotti nati da questo grande sforzo comune.

I risultati della ricerca rappresentano quelli che abbiamo voluto definire «I doni della scienza», perché la ricerca scientifica ci dona infinite possibilità per migliorare la nostra vita ed accrescerne l’armonia nell’ecosistema. La campagna è itinerante: l’assessore allo Sviluppo economico Sandro Frisullo, va alla ricerca dei «doni della scienza», lì dove sono stati prodotti. Se li fa mostrare, li vede «in azione».Non sarà solo. «I doni della scienza» sono stati finanziati con soldi pubblici, è quindi giusto che il pubblico li conosca. Ecco perché alle dimostrazioni sarà presente anche la stampa. Questa prima campagna a caccia del risultato non riguarderà tutti e 53 i progetti strategici, ma un campione rappresentativo di ogni settore. Il primo è il progetto «Allotuna».