20 aprile 2024
Aggiornato 18:00
pubblica amministrazione

Sistema Paese 4.0, così cambia la Pubblica Amministrazione (con il digitale)

Un roadshow per trasformare le pubbliche amministrazioni italiane in un'ottica sempre più digitale. Ecco il piano del Team per la Trasformazione Digitale e di Confindustria

Sistema Paese 4.0, così cambia la Pubblica Amministrazione (con il digitale)
Sistema Paese 4.0, così cambia la Pubblica Amministrazione (con il digitale) Foto: Shutterstock

PERUGIA - Quasi 30 miliardi di euro, circa 2 punti di PIL. Secondo le stime più diffuse, tanto costa al Paese l’inefficienza del sistema pubblico. La trasformazione digitale della Pubblica amministrazione italiana è quindi il tema strategico per ridurre deficit e debito pubblico e ridare competitività ai nostri territori. Ed è fondamentale che questo cambiamento avvenga con la velocità e le caratteristiche qualitative necessarie a produrre un vero e proprio salto di efficienza e funzionalità nella Pa, trasformandola in un fattore di accelerazione  dei processi innovativi in atto nell’economia italiana. E’ sulla base di questa consapevolezza che nasce il roadshow  «Sistema Paese 4.0 - Sinergie digitali tra Pa e mercato a supporto del Piano Triennale per l’Informatica nella Pa», promosso dal Team per la trasformazione digitale e da Confindustria Digitale, che ha preso il via oggi a Perugia in un incontro realizzato in collaborazione con Confindustria Umbria.

Nell’ultimo anno e mezzo, nel quadro istituzionale in cui lavora la Pa, si è aperta una fase di discontinuità favorevole all’innovazione grazie, fra l’altro, all’attivazione di progetti strategici come Spid, PagoPa, Anpr, alla pubblicazione del nuovo Cad. All’inizio del 2017 è poi diventato operativo il Team per la trasformazione digitale, la struttura voluta dalla Presidenza del Consiglio per l’attuazione dell’Agenda Digitale che, in collaborazione con Agid, ha pubblicato il Piano triennale con cui si indirizza tutta la Pa verso un processo organico e coerente di trasformazione digitale. In questo primo anno di attività del Team è stato messo in campo un lavoro sistemico importante, attraverso metodologie collaborative e nuovi strumenti tecnologici, in modo da facilitare l’adesione delle amministrazioni pubbliche alle piattaforme nazionali. Anche sul fronte delle imprese si è avuta una discontinuità con il Piano Industria 4.0. Per la prima volta, infatti, il Paese si è dotato di un progetto di politica industriale basata sull'innovazione digitale, che sta ricevendo una crescente adesione da parte degli imprenditori, con importanti ricadute sulla ripresa economica.

Oggi è dunque il momento di trovare efficaci sinergie fra processi innovativi istituzionali ed economici, con l’obiettivo di mettere la Pa al servizio della trasformazione digitale del Paese. E’ fondamentale che l’innovazione delle pubbliche amministrazioni passi dall’essere un fatto episodico a divenire un processo sistemico. Oggi solo nel 22% dei Comuni esiste una delega tecnica ai progetti di e-Government e solo nel 27% dei Comuni esiste una delega politica. In entrambi i casi nella metà dei Comuni la delega è informale. Mancano quindi sia le capacità di leadership che le competenze digitali per avviare la trasformazione digitale.

«Siamo al giorno uno della trasformazione digitale del nostro Paese - spiega Diego Piacentini, Commissario Straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale -. Il Piano Triennale per la Trasformazione Digitale della Pubblica Amministrazione è un’opportunità enorme per i fornitori di tecnologia e servizi digitali di innovare per il bene del Paese. Ma senza una radicale semplificazione di norme e processi gli effetti della digitalizzazione saranno indeboliti».

Dopo l’Umbria, sono già in calendario i primi incontri in Veneto, Friuli, Puglia, Piemonte, Marche, Toscana ed Emilia e Romagna. Le tappe non saranno convegni, ma momenti di lavoro. La prima parte sarà dedicata ad  approfondire la conoscenza delle principali componenti del Piano triennale: l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), il nuovo Modello di Interoperabilità basato su un ecosistema di API il cui obiettivo è quello di  semplificare l’interazione tra Pubbliche amministrazioni e mercato, senza vincoli sulle implementazioni e senza la necessità di integrazioni ad hoc;  il Data & Analytics Framework (DAF), e cioè il sistema centralizzato in corso di realizzazione per stimolare la valorizzazione dei dati pubblici, promuovere la diffusione degli open data e facilitare i processi di analisi dei dati da parte di amministrazione e aziende.