29 marzo 2024
Aggiornato 08:00
impresa

Le imprese del Centro Nord fuori dalla crisi: Industria 4.0 opportunità di crescita

Il Rapporto PMI Centro-Nord 2017 a cura di Confindustria e Cerved scatta la fotografia di un'Italia spaccata a metà: i valori sono inferiori a quelli pre-crisi, ma le imprese del Centro-Nord hanno già iniziato la fase di recupero

Le imprese del Centro Nord fuori dalla crisi: Industria 4.0 opportunità di crescita
Le imprese del Centro Nord fuori dalla crisi: Industria 4.0 opportunità di crescita Foto: Shutterstock

ROMA - Sono gli ultimi strascichi di un uragano quello che sta lentamente abbandonando il Paese e che lascia dietro di sé solo quel tessuto produttivo che ha saputo resistere alla forza impavida della crisi e che ha fatto dell’innovazione l’arma vincente per restare in piedi, quando tutte le altre PMI sono, invece, state piegate dalla forza del vento. Ma quella che oggi l’Italia soffre è solo una leggera brezza che, negli ultimi mesi, ha permesso la risalita. In modo particolare nel Centro Nord. Circa 111 mila imprese, l’82% del totale nazionale; 168 miliardi di euro di valore aggiunto (pari a oltre il 10% del PIL italiano); poco più di 3 milioni di addetti e un fatturato pari a 727,5 miliardi di euro. Sono i numeri delle imprese del Centro-Nord che escono vittoriose dalla crisi, analizzate dal Rapporto PMI Centro-Nord 2017 a cura di Confindustria e Cerved.

Il Nord Italia è fuori dalla crisi
Niente a che vedere col Sud Italia, dobbiamo ammetterlo. Se, infatti, si è interrotta l’emorragia di PMI iniziata nel 2009 nel Nord-Est (+0,3% nel 2015) e nel Nord-Ovest (+1,8%), nel Centro il calo continua, seppure in modo lieve, con un’ulteriore riduzione di -0,7%. Ma se guardiamo al Nord i segnali sono positivi e incoraggianti, appaiono nel 2014 per consolidarsi nel 2015, quando cresce il fatturato, nel Nord-Est e Nord-Ovest con tassi intorno al 3%, di poco superiori a quelli del Centro (2,2%). Si tratta di valori inferiori a quelli pre-crisi, indubbiamente, segno che le politiche attuate finora sono state - di fatto - poche e insufficienti. Ma è del recupero, ora, che stiamo parlando.

Più imprese, ma più piccole
In aumento in tutte le aree monitorate anche la redditività netta delle PMI del Centro-Nord, ma con ampi divari territoriali: le PMI del Veneto e del Piemonte sono quelle in cui è più alto il ritorno del capitale (ROE pari, rispettivamente, al 10,8% e al 9,5%), mentre Umbria, Valle d’Aosta e Lazio sono le regioni con gli indici più bassi (6%, 6,2% e 6,4%). Il miglioramento del clima economico trova un’ulteriore conferma anche nel calo significativo di chiusure e fallimenti, in particolare nel Nord-Est (-28,8%), così come una maggiore capacità di saldare i propri debiti, come mostra il calo delle fatture inevase. Prosegue l’incremento della natalità delle imprese del Centro-Nord, sebbene le nuove società nascono prevalentemente in forme societarie «più leggere», ovvero Srl semplificate che rappresentano il 44% delle newco (fenomeno prevalente soprattutto al Centro). A nascere sono, quindi, soprattutto imprese potenzialmente più piccole, con meno di 5mila euro di capitale versato.

Un valore aggiunto dato dalle startup innovative
Attraverso un’analisi condotta sulle partecipazioni degli investitori specializzati in innovazione e una ricerca sui siti internet di startup e PMI italiane, sono state identificate 12 mila società che producono in innovazione, in molti casi non iscritte ai registri ufficiali. Di queste, più di 9 mila (6 mila startup e 3 mila PMI) hanno sede nel Centro-Nord. Il sistema delle startup innovative produce, al Centro-Nord, ricavi per 1,6 miliardi di euro e investimenti per 250 milioni di euro. Quello delle PMI innovative impiega oltre 108mila addetti e produce ricavi per 22 miliardi. Le imprese innovative si affiancano a quelle industriali in senso stretto, che rappresentano la spina dorsale del sistema imprenditoriale centro-settentrionale.

Verso il rafforzamento
Secondo le previsioni di Confindustria e Cerved per le regioni del Centro-Nord è previsto, nei prossimi anni, un graduale rafforzamento della ripresa già in atto: la crescita continua in particolare nel Nord-Est, che registra incrementi superiori al 5% dei fatturati, mentre le previsioni per il Centro registrano una crescita meno brillante. Aumenta il ROE specialmente al Centro, mentre nel Nord-Est e Nord-Ovest aumentano soprattutto fatturato e MOL. Secondo il rapporto il tessuto imprenditoriale del Nord è, ormai, fuori dalla crisi: deve recuperare terreno, ma la ripresa si è ormai avviata.

Le soluzioni
La realtà produttiva e la capacità competitiva di quella che resta la locomotiva economica del Paese è molto diversificata: le azioni da mettere in campo dovranno perciò essere in grado di «correggere» i divari, come può fare, ad esempio, una politica di coesione rinnovata ed efficace, che usi i fondi strutturali europei prima di tutto a beneficio delle imprese. Più ampio accesso al credito, diversificazione dei canali di finanziamento, sostegno agli investimenti in innovazione, diffusione delle opportunità di Industria 4.0 rappresentano altrettanti tasselli dell’azione coordinata da mettere in atto.