29 marzo 2024
Aggiornato 08:00
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FruitsApp, l'app che digitalizza il settore ortofruitticolo

FruitsApp è una piattaforma di trading B2B per le aziende del settore ortofrutticolo. Il servizio aiuta le aziende del settore a trovare le migliori opzioni per il loro business

ROMA - Una piattaforma per facilitare le transazioni tra le aziende che operano nel settore ortofrutticolo. E’ questo ciò che fa FruitsApp, startup nata dall’idea di Carlos Iborra e attualmente incubata presso il programma di accelerazione StartupBootCamp FoodTech a Roma. Un’idea nata - come spesso accade - a seguito di una necessità. «Per oltre 10 anni sono stato responsabile delle esportazioni e delle importazioni di grandi multinazionali nel settore ortofrutticolo come UNIVEG, Kolla e Sanlúcar - ci racconta Carlos -. Utilizzavamo un modo classico ma ormai obsoleto di fare business, per telefono e contattando uno per uno tutti i produttori e i potenziali clienti per raggiungere un accordo, questo risultava essere costoso e inefficiente, così ho deciso di lanciare una piattaforma per accelerare questi transazioni giornaliere tra le aziende del settore».

Cosa fa FruitsApp
Di fatto FruitsApp facilita l’interazione tra gli operatori nel settore ortofrutticolo, aiutando le aziende a trovare le migliori opzioni per il loro business. «Con FruitsApp, le aziende possono connettersi tra loro in base ai loro interessi, trovare facilmente potenziali clienti solvibili in tutto il mondo e la miglior domanda per i loro prodotti - continua Carlos -. Inoltre, tutte le aziende del settore possono fare in modo molto semplice e veloce tutte le loro attività quotidiane come l'acquisto, la vendita, l'invio di offerte, le trattative, la ricerca dei clienti. Abbiamo anche integrato la logistica per il trasporto delle merci, così da aiutare le aziende ad espandere la loro attività».

Si pensa all’espansione
Carlos e il suo team, però sognano in grande. Un po’ come tutte le startup anche perché, dice lui stesso, la loro piattaforma è già pronta per operare a livello mondiale. «Inizialmente ci concentreremo sul mercato italiano, spagnolo e olandese - afferma Carlos -. In realtà, già nel primo mese di Beta, aziende provenienti da più di 30 Paesi stanno già utilizzando il nostro strumento per le loro procedure quotidiane di trading».

L’approccio proattivo
Un progetto ambizioso che ha portato Carlos a lasciare il suo paese per trasferirsi in Italia, una terra che, però, rappresenta un mercato fiorente e dove l’agricoltura resta il principale settore che contribuisce a incrementare il PIL con valore aggiunto che sale del 3,8 per cento, spinto - tra le altre cose - dal record storico nelle esportazioni agroalimentari a 36,8 miliardi di euro. «Stiamo ricevendo molto sostegno da parte delle istituzioni pubbliche e private come Startupbootcamp, il più importante acceleratore in Europa, e Confagricoltura Anga, formate da giovani agricoltori in Italia - conclude Carlos -. L’Italia è un paese con molte opportunità. Purtroppo la situazione occupazionale non è delle migliori, come nel nostro paese, la Spagna. I giovani devono esserne consapevoli e devono adottare un approccio proattivo, così che il risultato sarà molto più gratificante».