26 aprile 2024
Aggiornato 18:30
possibilità

CrowdFundMe e startup, 3 progetti su cui investire

Crowdfundme è una piattaforma di equity crowdfunding sulla quale sono attualmente ospitati tre progetti in fase di finanziamento. Abbiamo scelto di raccontarveli uno per uno

MILANO - Una piattaforma per conoscere tutti i valori nutrizionali contenuti all’interno di un piatto, una startup per personal chef a domicilio e l’AirBnb delle attrezzature sportive. Tre progetti diversi, ma che stanno ottenendo un importante successo, sia per i modelli di business su cui si basano, sia per la vastità della loro community. E i numeri lo confermano. Sono i numeri dei fondi investiti, non solo da grandi aziende come Unicredit Start Lab o Startup Chile, ma anche dagli investitori in equity che hanno deciso di credere nel progetto attraverso la piattaforma di equity crowdfunding CrowdFundMe, il portale creato nel 2012 da Tommaso Baldissera Pacchetti.

Oreegano
Tre giovani founder, Francesca, Giuseppe Grilli e Ilario Lagravinese partiti dalla Puglia per inseguire un sogno e implementare il proprio progetto nella capitale romana, attraverso il programma di accelerazione Luisa Enlabs. Un’idea, quella di creare una piattaforma dove fosse possibile ricercare delle ricette specifiche, capire gli ingredienti per ciascuna e le loro proprietà, in modo tale che chiunque possa facilmente conoscere l’apporto nutrizionale in base alle varie esigenze. E’ questa Oreegano startup che ha già ottenuto 54mila euro di investimento su CrowdFundMe e che mira a raggiungere un goal da 80mila. La startup ha recentemente lanciato anche Oreegano Dieta, l’esclusivo servizio che permette a chi cerca un nutrizionista nella propria città, serio ed esperto di trovarlo in maniera facile e veloce e di poterlo consultare anche a distanza grazie ad una semplice chiamata online. Da marzo 2016, 20.000 utenti hanno scelto di creare il loro ricettario su Oreegano, condividendo 4.000 ricette adatte a ogni tipo di alimentazione. Fra questi food bloggers, chef stellati, come Almo Bibolotti, ma anche amanti della buona cucina, curiosi di scoprire il contenuto nutrizionale di quello che preparano. L’obiettivo è quello di integrare all’interno di Oreegano anche servizi dedicati alle attività di ristorazione, tra cui suggerimenti nutrizionali sui piatti disponibili nei menu dei migliori ristoranti, situati in zona e che rispondono a determinate esigenze alimentari.

MyCheffy
Pensate a come sarebbe avere uno dei migliori chef direttamente a casa vostra, per una cena romantica o un pranzo in famiglia. E’ l’idea di base di MayCheffy, non un semplice marketiplace per chef indipendenti, ma una vera e propria community di chef indottrinati passo dopo passo da Luigi Cassago che, tra le altre cose, studia ed idea i menù nel minimo dettaglio. Insieme a Luigi, che è di fatto socio di MyCheffy, ci sono Francesco Costagliola e William Selmo. «Vogliamo sviluppare una rete di Personal Chef capaci di trasmettere la tipicità di ogni piatto proposto e che siano in grado di intrattenere i clienti rendendoli partecipi dell’esperienza culinaria scelta - raccontano i fonder - puntando sulla standardizzazione dei processi logistici e di preparazione». Con una crescita del 268% la startup ha anche stretto rapporto con KitchenAid, rinomato marchio di proprietà di Whirlpool e leader nel settore dei robot da cucina, grazie al quale ogni chef di MyCheffy potrà usare il celebre robot da cucina per alcuni passaggi in fase di preparazione, così da rendere lo show-cooking più avvincente anche per gli ospiti. La startup ha già ottenuto 9500 euro di fondi investiti su CrowdFunMe, ma punta a un goal di 60mila. L’obiettivo è quello di espandersi in città come Torino e Roma.

Sharewood
Non si può certo dire che questa startup non abbia fatto già ampiamente parlare di sé. Su CrowdFunMe è, infatti, ha raggiunto presto il goal prefissato di 75mila euro e attualmente ha raccolto fondi per oltre 135mila euro, segno che il progetto piace, e anche tanto. Sharewood è l’AirBnB di attrezzatura sportiva. Il primo sito web in Europa che consente ai proprietari di attrezzatura sportiva (i wooder) di noleggiarla agli explorer: sportivi, appassionati, viaggiatori desiderosi di vivere esperienze outdoor ovunque. Con oltre 1000 scambi in un solo anno e a 100mila euro investiti da Vertical Accelerator, la startup si appresta, nel 2017, ad aprire il proprio servizio agli appassionati finlandesi. Il funzionamento è semplicissimo: i wooder pubblicano la descrizione degli attrezzi e il costo del noleggio, gli explorer fanno una ricerca in base all’attrezzo e alla città dove vogliono recarsi, ed il gioco è fatto. Ad ogni scambio, Sharewood guadagna una commissione. «Abbiamo un obiettivo ambizioso che unisce due mercati in grande crescita - raccontano i founders Piercarlo Mansueto, Giulia Trombin, Carlo Bonadonna, Marnix Groet, Falvio Tagliabue - vogliamo essere il primo player europeo di sharing economy applicata allo sport outdoor. E oggi in Europa il mercato del noleggio dell’attrezzatura outdoor vale 25 miliardi di Euro, con 100 milioni di sportivi».