27 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Premio nazionale per l'innovazione 2016

Panoxyvir, lo spray che ci libererà per sempre dal raffreddore

Panoxyvir ha trovato la soluzione contro il raffreddore grazie a una molecola fisiologica che già abbiamo nel nostro corpo: il colesterolo. La startup ha vinto la XIV edizione del Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI)

MODENA - Pensateci: se non avete ancora avuto il raffreddore nel corso di questi primi mesi autunnali, è probabile che lo abbiate nei prossimi, al passaggio tra l’inverno e la primavera. Il raffreddore è una delle malattie più frequenti e colpisce buona parte della popolazione mondiale. Tradotto? Un mercato potenziale elevatissimo. Quello a cui ambisce Panoxyvir, la startup che ha vinto la XIV edizione del Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI), la più grande e capillare business plan competition italiana, organizzata da PNICube e dall’Università di Modena e Reggio Emilia. «Un premio che non ci aspettavamo - ci racconta Giuseppe Poli, presidente e AD di Panoxyvir poco dopo la vittoria.

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Cos’è Panoxyvir
Cosa fa Panoxyvir? Sviluppa il primo spray nasale antivirale per la prevenzione e la cura del raffreddore comune, laddove l’approccio davvero innovativo sta nell’impedire che, attraverso una molecola fisiologica, il virus del raffreddore entri nella cellula bersaglio o comunque faccia fatica ad entrare. «Gli antivirali attualmente in circolazione curano i sintomi - ci racconta il Prof. Poli - ma non la causa. Panoxyvir, invece, ha brevettato gli ossisteroli dotati di una potente attività antivirale contro il virus del raffreddore, il rhinovirus, andandando, quindi, a colpire direttamente la causa».

Combattere il raffreddore con il colesterolo
Sì, ma cosa sono questi ossisteroli e perché sono così innovativi? «Gli ossisteroli derivano dal processo di ossidazione del colesterolo e si trovano nel nostro sangue - spiega ancora il Prof. Poli -. Molto spesso noi demonizziamo il colesterolo poiché pensiamo che sia unicamente dannoso per la nostra salute. Nel caso di Panoxivir siamo riusciti a individuare la sua funzione benefica, immunitaria e soprattutto antivirale». Lo spray che ci curerà dal raffreddore, quindi, deriva dal colesterolo, molecola fisiologica che già abbiamo all’interno del nostro organismo e che, in questo caso, assume una funzione benefica andando a sconfiggere il principale virus del raffreddore. Un risultato importante messo a punto da un gruppo di virologi e di patologi dell’Ospedale San Luigi di Orbassano in provincia di Torino, tra cui troviamo anche giovani ragazzi come Andrea Civra, virologo, Valeria Cagno e il professore di virologia generale David Lembo.

Ora il processo di produzione farmaceutica
Ora, dopo aver vinto numerosi premi e riconoscimenti e l’ultimo come startup più innovativa d’Italia che si fa? Perché individuata la molecola c’è poi tutto il processo di produzione. «Se tutto va bene e non avremo ostacoli particolari il processo produttivo durerà 7 o 8 anni, dopo i quali il farmaco potrà essere nelle nostre case». Il processo di produzione farmaceutica è, infatti, molto lungo e costoso: solo per la sperimentazione servono 1-2 milioni di euro. «Noi continueremo a credere in queste sostanze che, se poste nella formulazione farmaceutica corretta, possono davvero avere un effetto benefico sul nostro organismo. E’ chiaro che ci serve una mano, solo per la fase di sperimentazione in vitro e sugli animali servono cifre che viaggiano oltre il milione di euro, ma siamo fiduciosi». Il lavoro da fare, quindi, è ancora molto, ma questo progetto non fa altro che confermare come in Italia esistano ricercatori validi, progetti che possono davvero cambiare il nostro futuro. E di cui dobbiamo solo andare fieri.