20 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Imprenditoria femminile

Chi sono le sei finaliste del Premio Gamma Donna

Ecco le 6 imprenditrici finaliste del Premio GammaDonna: la vincitrice sarà proclamata il prossimo 10 novembre durante l'8° edizione del Forum Nazionale dell’Imprenditoria Femminile e Giovanile.

Chi sono le sei finaliste del Premio Gamma Donna
Chi sono le sei finaliste del Premio Gamma Donna Foto: Shutterstock

MILANO - Sono 6 e sono donne le finaliste del Premio GammaDonna, pronte a contendersi il premio che sarà assegnato durante l’8° edizione del Forum Nazionale dell’Imprenditoria Femminile e Giovanile in programma per il prossimo 10 novembre a Milano, presso la sede Il Sole 24Ore. «Un’impresa è anzitutto persone – afferma Mario Parenti, Presidente di GammaDonna -. Persone che devono essere disponibili a cambiare mentalità, a contaminarsi e a sperimentare nuovi modelli. E in questo senso il contributo di donne e giovani può essere determinante».

L’Osservatorio GammaDonna
Tra le cinquanta candidature pervenute da tutta Italia, l’età media si è attestata sui 32 anni, con un livello di istruzione medio-alto. Le aziende - in rappresentanza di un ampio spettro di settori produttivi - sono giovani (l’80% ha meno di 10 anni), con fatturati mediamente attorno 60-70.000 euro e organici di poco inferiori ai 10 dipendenti. Per il 70% dei casi si tratta di società di capitali che si finanziano con mezzi propri, ma anche facendo ricorso a venture capital, business angels e crowdfunding. L'innovazione aperta è caratterizzata da forme di collaborazione con altre imprese a livello nazionale e internazionale; il 55% delle candidature ha legami con Università e centri di ricerca. La quasi totalità ritiene innovativa la sua azienda, con prospettive di business in crescita. Quasi tutte hanno sviluppato nuovi prodotti, 1 su 3 ha depositato brevetti e il 64% ha attuato forme di smartworking. Le sfide da affrontare sono, nell’ordine: affermarsi sul mercato nazionale, l’internazionalizzazione e il rafforzamento del brand. Significativo che la squadra sia emersa come di gran lunga il principale fattore di successo aziendale (93%), seguito da prodotti e servizi competitivi (71%), mentre solo terza si classifica la capacità dell’imprenditore/trice (60%). La disponibilità di capitali è considerata importante soltanto nel 12% dei casi.

Le finaliste
Cristina Angelillo

Cristina, di Bari, è AD di Marshmallow Games Srl, società che crea app educative che stimolano l’apprendimento di materie scolastiche, mescolando contenuti editoriali e gioco. Marshmallow Games fonde tradizione e innovazione portando la didattica in una nuova dimensione. «Ciò che facciamo è sfruttare la naturale predisposizione dei più piccoli nei confronti delle nuove tecnologie per utilizzarle a loro favore - dice Cristina -. Proponiamo percorsi didattici per rendere divertenti anche quelle materie ritenute «noiose», come ad esempio la matematica».

Giulia Baccarin
Giulia è CEO di MIPU Accelerator, incubatore di startup tecnologiche con una forte impronta internazionale. «Investiamo solo in startup sostenibili che abbiano un impatto positivo in termini ambientali e socio- economici - Giulia -. MIPU si prefigge l’obiettivo di combattere il fenomeno dei «cervelli in fuga», creando uno spazio dove giovani talenti, da noi chiamati «intrapreneurs», trovino un luogo dove innovare ed esprimere la propria creatività. Siamo tutti sotto i 35 anni, di diverso genere e nazionalità. La forte spinta innovativa è alimentata da numerose attività di team building e accorgimenti logistici, come il Mipu Garden House, il «giardino dei talenti». Abbiamo connessioni extraeuropee con l'Australia, Israele, il Giappone, il Congo e la Corea del Sud e puntiamo ad espandere questo network di business nei prossimi anni per costruire solidi canali per investimenti nelle nostre startup».

Carla Delfino
Carla è presidente ScappaTopo Srl, un repellente eco-compatibile, a base di un mix di oli essenziali assorbiti su granuli di mais, che col profumo gradevole allontana i topi senza eliminarli nè inquinare l’ambiente. Un’innovazione, finanziata da Horizon 2020, che ha ottenuto il Seal of Excellence dalla CE, oltre ad aver ricevuto il Cartier Women’s Initiative Award per l’Europa nel 2014, unico caso in Italia.

Alessandra Di Fede
Alessandra è co-founder di Kedea, Software House specializzata nel settore Web Application e grafica digitale. Dal 2013 a oggi ha conquistato una fetta di mercato sempre più ampia nell’offerta di soluzioni e servizi per la Pubblica Istruzione, per accompagnare scuole, di ogni ordine e grado, nel processo di dematerializzazione cartacea e di trasformazione digitale. «Le nuove normative hanno fatto sì che la comunicazione scuola-famiglia divenisse cardine dei nuovi progetti scolastici 2.0 e il nostro prodotto di punta «KeScuola» crescesse in un pacchetto di servizi completo, dal registro elettronico, alle pagelle online, dalla piattaforma e-learning fino all' app per le famiglie», ha detto Alessandra.

Anna Fiscale
Anna è presidente del «Progetto QUID», il primo marchio di moda etica e sostenibile a km 0 made in Veneto. Frutto associativo di un gruppo di 5 amici con una passione per la moda e un cuore per il sociale, QUID nasce con l’obiettivo di dar vita a prodotti creativi, artigianali, unici, eco- sostenibili e solidali. Il team opera nel recupero di rimanenze di tessuto di aziende italiane e, tramite l’apporto creativo di designer emergenti, crea collezioni dal design unico confezionate a mano da donne con un passato di fragilità. Oggi QUID è presente sul mercato con negozi monomarca o tramite i canali distributivi delle aziende partner (Calzedonia, Intimissimi, Tezenis, DEN Store, Altromercato, NaturaSì, Diesel).

Marianna Poletti
Marianna è direttore di Just Knock, la piattaforma online che permette ai giovani talenti di trovare lavoro inviando idee al posto del curriculum, facendo emergere i profili dei candidati tra i numerosi CV che affollano le scrivanie dei manager. La startup nasce con una vision ben precisa: utilizzare il digitale per riportare il focus sull'aspetto umano delle risorse, creando un network che predisponga utenti ed aziende a collaborare e cooperare per innovare insieme. Su Just Knock le aziende possono valutare anzitutto idee e progetti, a vantaggio di una valutazione più oggettiva e meritocratica; solo dopo un primo giudizio, basato sulla qualità del contenuto, è possibile scoprire di più sull’ideatore. Tutte le aziende presenti nel network sono contrattualmente impegnate a rispettare la proprietà dei progetti ricevuti.