23 aprile 2024
Aggiornato 17:30
innovazione sociale

Artforfun(d), quando l'economia circolare incontra la cultura

Il progetto propone nuove forme di fundraising per le attività culturali che possono mettere così in vendita degli oggetti antichi che non trovano più utilizzo. Un'idea di Silvia Murruzzu e Flaminia Masotti

TORINO - Risollevare le imprese del mondo culturale applicando i principi dell’economia circolare. E’ questa l’idea di base di Artforfun(d), di Silvia Murruzzu e Flaminia Masotti, progetto vincitore del bando Insight 2015 di Sardegna Ricerche, finalizzato allo scounting e alla formazione – curata dall’acceleratore privato The Doers - delle migliori idee imprenditoriali.

Economia circolare per la cultura
L’idea del progetto è proprio quella di applicare i valori dell’economia circolare e della second hand al mondo culturale, offrendo alle imprese di questo settore nuove forme di autofinanziamento attraverso la riattivazione delle loro giacenze inutilizzate. La compravendita di questi fondi di magazzino crea un meccanismo virtuoso: le imprese vengono sollevate dai costi di ingombro e guadagnano una fee sulle vendite per il finanziamento delle loro attività e contestualmente si inaugura un nuovo mercato di oggetti d’autore esclusivi, finora introvabili.

Il Teatro Regio apre le porte
La prima realtà ad aderire a questa splendida idea imprenditoriale è il Teatro Regio di Torino che, ancora una volta, si conferma come interlocutore lungimirante e aperto alle giovani idee imprenditoriali. Il teatro ha quindi aperto i propri magazzini e messo a disposizione pezzi del suo patrimonio, non ché le proprie competenze.

Il mercato Operabalôn
Da qui, grazie alla collaborazione di due professioniste del settore - l’architetto Chiara Ambrosini e la curatrice Karin Gavassa - la creazione dell’evento Operabalôn, ispirato al famoso mercato della città, che condurrà il pubblico in un’atmosfera magica alla scoperta dell’anima delle scene, dei colori, delle suggestioni che l’opera porta con sé. Un’esposizione che farà brillare gli occhi non solo agli appassionati dell’opera, ma anche a collezionisti in cerca di rarità e agli amanti di arredi originali. In mostra una selezione variegata composta da una sessantina di pezzi, dai bassorilievi egizi delle scene di Aida all’oggettistica inusuale e raffinata a corredo degli allestimenti. Il pubblico non si limiterà quindi solo a guardare, ma avrà anche l’opportunità di acquistare queste memorabilia introvabili altrove. Inoltre, attraverso un’estrazione finale, il Teatro Regio premierà un acquirente con due biglietti per La bohème di Puccini che a ottobre inaugura la Stagione.

Un pensiero ai terremotati
Nello specifico dell’evento torinese, la direzione del Teatro Regio, sensibile e attenta agli ultimi tragici fatti che hanno segnato la cronaca del nostro Paese, ha deciso di devolvere i ricavati a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto il 24 agosto scorso. Nel corso della giornata, il Regio ha deciso di offrire visite guidate gratuite del Teatro a partire dalle ore 12 e fino alle ore 19, partenze dalla Galleria Tamagno ogni 30 minuti. Un’ulteriore opportunità per scoprire itinerari segreti e curiosi di un grande teatro d’opera. Le visite guidate gratuite si inseriscono anche all’interno delle iniziative promosse per le Giornate Europee del Patrimonio.