20 aprile 2024
Aggiornato 07:00
gaming

MoonSlice, il controler per disabili che porta l'Italia alle finali di Microsoft Imagine Cup 2016

Il progetto tricolore si è distinto nella categoria Innovation, che premia innovazioni software in grado di cambiare il mondo. Il loro progetto è un controler per diversamente abili

FIRENZE - C’è anche una giovane startup italiana a contendersi il titolo di Microsoft Imagine Cup 2016, la competizione tecnologica dedicata a studenti dai 16 anni in su appassionati di tecnologia e sviluppo che dal 2003 ha coinvolto oltre 2 milioni di giovani in tutto il mondo. Alla finalissima che si terrà a Seattle dal 26 al 29 Luglio il Bel Paese sarà infatti rappresentato dal team Dark Side Ducks, un gruppo di quattro giovani universitari toscani, che hanno ideato MoonSlice, un innovativo controller personalizzabile per giocatori diversamente abili, che sfrutta le potenzialità del Cloud Computing grazie alla piattaforma Microsoft Azure. I ragazzi concorreranno per aggiudicarsi un montepremi fino a $50.000 e interessanti occasioni di formazione per trasformare la propria idea in una realtà imprenditoriale. Non solo, ma il vincitore assoluto conquisterà anche la possibilità di beneficiare di una sessione privata di mentoring da parte del CEO di Microsoft Satya Nadella.

Startup italiana al Microsoft Imagine Cup 2016
Il progetto tricolore si è distinto nella categoria Innovation, che premia innovazioni software in grado di cambiare il mondo, e, dopo aver sbaragliato la concorrenza locale durante le finali italiane che si sono tenute a Marzo al Microsoft Innovation Campus (MI), i ragazzi toscani hanno superato con successo anche la prima selezione internazionale e sono pronti per dare del filo da torcere agli altri 12 team della categoria Innovation che si sfideranno quest’estate a Seattle. La loro idea? Semplice, ma originale e soprattutto utile: Manrico Diamantini, studente di Informatica dell’Università di Pisa di 26 anni, Gabriele Orsi, studente di Ingegneria Chimica dell’Università di Pisa di 25 anni, Giulio Pedri, studente di Fisica dell’Università di Pisa di 21 anni, e Nicolas Hammer, studente dell’Istituto Alberghiero F.lli Pieroni di 24 anni, hanno sviluppato MoonSlice, un gaming controller utilizzabile con una sola mano per ottimizzare l’esperienza di gioco, sia su PC, sia su console, e renderla più accessibile anche per giocatori diversamente abili.

Come funziona MoonSlice
Il device è componibile e pensato per essere arricchito con delle placche applicabili su ambo i lati che integrano comandi in linea con le proprie caratteristiche e con la tipologia di gioco. Tra l’altro applicando una placca sul lato opposto si ottimizza l’esperienza di gioco anche per i mancini che rappresentano l’11% della popolazione mondiale, ma grazie alla personalizzazione delle placche con comandi intercambiabili è possibile rispondere anche ad altri tipi di esigenze e problematiche motorie. I ragazzi hanno sviluppato il circuito basandosi sulla piattaforma ARDUINO e utilizzando Visual Studio per la parte software. Dapprima hanno creato un prototipo in legno sfruttando le competenze artigianali di un componente del team con una famiglia di falegnami alle spalle, ma hanno poi perfezionato un ulteriore modello stampato in 3D. Per il progetto sono stati utilizzati Gimp e AutoCAD e per il Database la piattaforma cloud Microsoft Azure. «MoonSlice è un progetto innovativo, che potrebbe avere impatto reale. Considerati gli importanti risvolti ludico-educativi del mondo gaming, è importante rinnovare costantemente gli strumenti di gioco e facilitarne l’uso anche da parte di persone con disabilità motorie. Non solo, la possibilità di personalizzare il controller ottimizza l’esperienza di gaming e la rende adatta alla caratteristiche individuali, ma anche alla finalità del videogioco, che si tratti di puro intrattenimento o di apprendimento. I ragazzi hanno avuto un’idea originale e ci auguriamo questa competizione possa ulteriormente stimolarli e offrirgli l’opportunità di andare avanti a sviluppare il progetto – ha commentato Fabio Santini, Direttore della Divisione Developer Experience and Evangelism di Microsoft Italia -. Questo è lo scopo ultimo di Microsoft Imagine Cup, che giunta alla sua 14° edizione ha già coinvolto oltre 2 milioni di studenti in tutto il mondo: incoraggiare il genio creativo e lo spirito imprenditoriale dei più giovani e guidarli in un percorso di crescita personale e professionale che li possa trasformare nei leader di domani».

Un sogno che si realizza
«Volare a Seattle per poter concorrere alla finale globale di Microsoft Imagine Cup rappresenta per noi un sogno e faremo del nostro meglio per distinguerci e tenere alta la bandiera italiana - ha dichiarato Manico Diamantini, uno dei ragazzi -.  Comunque vada, quella che stiamo vivendo è un’esperienza irripetibile: grazie a Microsoft Imagine Cup ci siamo cimentati nello sviluppo di un progetto concreto sfruttando le opportunità offerte dalla tecnologia. Abbiamo fatto esperienza di cosa significhi lavorare in team, puntare su un’idea innovativa, curarne l’essenza tecnologica, definire un business plan e presentare il progetto a un pubblico di potenziali investitori per arrivare a lanciarlo sul mercato. Tutti passaggi fondamentali che potrebbero tornarci utili in futuro e che abbiamo imparato ad affrontare con maggiore consapevolezza, grazie alla formazione e ai consigli che ci hanno offerto gli esperti e i mentor di Microsoft».