2 ottobre 2025
Aggiornato 06:30
chi meglio di tua nonna può cucinare quel piatto?

Ucooki, i piatti della tradizione a casa con un clic

Ucooki ti permette di ordinare i piatti della tradizione direttamente da coloro che li hanno sempre cucinati. Al momento il servizio è attivo solo su Bologna, ma l'idea degli startupper è quella di espandersi in tutta Italia

BOLOGNA - «Pensate a come sarebbe se potessimo gustarci i piatti della tradizione direttamente a casa, cucinati proprio da chi, quel piatto, lo fa da una vita. Del resto chi meglio della nonna può cucinare un piatto della tradizione?». Esordisce così Antonio Saracino, CEO di Ucooki, startup innovativa che si occupa di mettere in comunicazione chi sa cucinare un determinato piatto con chi ha il piacere di scoprire quei gusti tipici della tradizione locale di un determinato territorio.

Il cibo della tradizione a casa tua con un clic
«L’idea è maturata durante un pranzo di famiglia, cucinato da nostra madre - ci racconta Antonio che la startup l’ha fondata proprio con suo fratello Emanuele -. A fronte delle richieste dei nostri amici che volevano assaggiare le prelibatezze nate da anni di esperienza e tradizione, ci siamo chiesti se ci potesse essere un modo per far conoscere i piatti tipici di un territorio anche alle persone che non ci vivono e quindi non possono gustarseli a meno che non si rechino direttamente in quella zona o conoscano qualcuno che è in grado di cucinarli». Da qui l’idea di fondare Ucooki, chiaramente non senza prima aver analizzato il mercato e fatto le giuste previsioni, anche perché Antonio non è nuovo al mondo startup e sa bene che, per validare un prodotto, ci vuole tempo, impegno e sacrificio. «Avevo partecipato al programma TIM WCap per un’altro progetto e ho imparato quanto fosse importante il marketing per lanciare un servizio di successo». E così, il 19 marzo i due fratelli hanno lanciato ufficialmente la piattaforma e in soli due mesi e solo sulla città di Bologna hanno raggiunto i 200 utenti iscritti con oltre 100 piatti già consegnati.

Come funziona Ucooki
«Siamo noi a scegliere cuochi e piatti in base a dei parametri specifici come la certificazione HACCP per i cuochi e ricette che abbiano come minimo comune denominatore la qualità degli ingredienti che devono essere assolutamente locali, a km0 e, soprattutto, riportare l’origine. In questo modo il cliente saprà esattamente da dove arrivano le sostanze che compongono il suo piatto. Questo, secondo noi, potrebbe costituire un ottimo incentivo anche per i produttori locali». Del resto il settore food, soprattutto ora, nel campo dell’innovazione, sta subendo una forte crescita. L’uso della piattaforma è molto semplice: è sufficiente inserire il proprio indirizzo per geolocalizzarsi e capire quali sono i piatti della tradizione vicini a sé. E’, infatti, il cuoco a stabilire quali piatti cucinare, quante ore di preavviso sono necessarie e in quanto tempo è prevista la consegna che, peraltro, è gestita al momento dai singoli cuochi che, solitamente, si trovano nelle vicinanze. E non stiamo parlando solo di cucina italiana, perché all’interno della piattaforma troviamo anche un cuoco brasiliano.

La condivisione della tradizione culinaria
«Si tratta di una grande community - continua Antonio - dove la sharing economy ha un ruolo fondamentale di condivisione del proprio sapere a disposizione degli altri». Al momento il servizio è attivo solo su Bologna, ma l’idea di Antonio ed Emanuele è quella di espandersi il più possibile in tutta Italia. «Vogliamo trasmettere l’amore per il cibo di tradizione, per la qualità, per sensibilizzare a un’alimentazione più consapevole - conclude Antonio -. Il nostro motto è proprio questo: chi più di tua nonna può sapere come cucinare quel piatto?».