31 luglio 2025
Aggiornato 09:30
giornalismo digitale

World Press Freedom Day, chi è il giornalista del futuro

Nella giornata dedicata alla libertà d'informazione ci siamo chiesti chi sarà il gionalista del futuro e se il giornalismo digitale sta davvro distruggendo quello tradizionale

Il giornalista del futuro
Il giornalista del futuro Foto: Shutterstock

TORINO - Dove inizia il giornalismo digitale e dove finisce quello tradizionale, a patto che si possa parlare di due sistemi completamente distinti. Il tema è complesso e nasce da ciò che entrambi gli aspetti hanno in comune: la libertà di informazione. Nella giornata mondiale per la libertà di informazione (World Press Freedom Day) l’accento è puntato proprio su questo, anche se la libertà in senso stretto valica i confini territoriali e soprattutto virtuali. Ed è proprio nel mondo digitale che si innescano una serie infinita di soluzioni che potrebbero portare chiunque (davvero chiunque) a onorarsi di questo appellativo «reporter», «giornalista». Ma la libertà di informazione è soprattutto quella dell’informazione vera. Abbiamo sentito il presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, Alberto Sinigaglia, per capire chi è il giornalista oggi e chi sarà il giornalista del futuro.

La libertà è una questione di intelletto
Le tecnologie offrono nuove possibilità, ma anche nuovi margini di errore. Tutto è accessibile, a portata di mano. Diventare reporter oggi è molto semplice, basta avere un telefono e un profilo social. Si immortalano attimi: alcune testate giornalistiche online vivono solo di questo, dei contributi degli utenti, ed è giusto chiamarli contributi perché di questo si tratta. "Nel giorno dedicato alla stampa libera penso soprattutto a questo aggettivo e alle responsabilità che dà a chi appartiene alla categoria degli informatori di professione cioè dei giornalisti - ci dice il presidente Alberto Sinigaglia -.  La loro libertà dipende prima di tutto dal loro intelletto, dalla loro preparazione e dallo spirito con il quale svolgono la professione. Le nuove tecnologie offrono straordinarie possibilità di comunicazione e di informazione. Bisogna ricordare che si tratta di cose distinte, che l'informazione  può essere vera e falsa, che le linee telematiche offrono insieme informazione, disinformazione e controinformazione, giornalismo-fai-da-te, chiacchiere, sentito dire. Siamo circondati da un gigantesco coro di voci, da un grande rumore nel quale si rischia di non fare più distinzioni». Ed è quindi vero che oggi il giornalista ha una duplice funzione: quella di «fare selezione all’ingresso», per distinguere i suoi contenuti dal marasma che popola il web. "Nessuno può improvvisarsi giornalista come nessuno può improvvisarsi medico o scienziato - continua Sinigaglia -. Anzi, ci sarà sempre più bisogno di giornalisti "veri", preparati, che con mezzi tecnici e regole professionali e morali, verifichino  le notizie, ne garantiscano l'attendibilità».

Il giornalista del futuro
Se da una parte la tecnologia ha facilitato il reperimento di informazione (pensate a quanto è semplice, oggi, contattare una persona anche soltanto dal profilo Facebook per farsi rilasciare una dichiarazione/testimonianza) dall’altro ha messo al muro i giornalisti di carta stampata, ha dato uno schiaffo all’originalità, al diritto d’autore. Copiarsi è diventata una pratica quotidiana. E’ davvero questo il giornalista del futuro, quello che dobbiamo attenderci di trovare seduto alla scrivania di un tg o dietro un computer? «In futuro dovrà essere più colto - o meno incolto - anche il giornalista generico, provvidenziale nelle testate locali che possono permettersi piccole redazioni - conclude Sinigaglia -. Sarà sempre più specializzato il giornalista delle grandi testate, alle quali spetterà il maggior lavoro di inchiesta, di approfondimento e di commento. Alludo a ogni forma di giornalismo: radiofonico, televisivo, online e a quello che sopravvivrà impresso su carta. Siamo nel mezzo di una rivoluzione tecnologica senza precedenti, non vediamo l'uscita dalla nebulosa in cui navighiamo, ma per trovare la via migliore  dobbiamo navigare alla massima qualità di cui siamo capaci e con il massimo senso di responsabilità».

Il giornalismo digitale
Eppure non si può fare a meno di imbattersi nel digitale che coinvolge inesorabilmente ogni settore, che lo si voglia o no. Anche i siti di diverse testate giornalistiche importanti, come Repubblica.it, The Guardian e altri, hanno rivoluzionato le loro grafiche e il loro modo di pubblicare contenuti per stare al passo con i tempi. In questa giornata dedicata alla libertà d’informazione, l’accento viene posto anche su questo: garantire la sicurezza digitale per quei giornalisti che al web devono - se non altro - l’inizio della loro carriera.